UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Videogiochi e minori. Interviene l'Aiart

“E’ successo a Westminster, in Colorado, il 6 dicembre: una bambina di 6 anni è assassinata dal fratello sedicenne e da un coetaneo. I baby assassini non erano né drogati, né ubriachi; hanno agito sotto l’effetto di un videogioco”. Inizia così l’articolo pubblicato su Avvenire a firma di Luca Borgomeo.
28 Gennaio 2008


“E’ successo a Westminster, in Colorado, il 6 dicembre: una bambina di 6 anni è assassinata dal fratello sedicenne e da un coetaneo. I baby assassini non erano né drogati, né ubriachi; hanno agito sotto l’effetto di un videogioco”. Inizia così l’articolo pubblicato su Avvenire a firma di Luca Borgomeo, Presidente dell’Aiart (http://www.aiart.org/) e Presidente del Consiglio nazionale degli utenti dell’Autorità delle garanzie nelle comunicazioni.

Un dibattito, quello sui videogiochi molto interessante, sul quale si è discusso anche in occasione del convegno promosso da WeCa, l’associazione dei webmaster cattolici (http://www.webcattolici.it/).