Quella di Sant'Adalberto a Cormons - vivace centro collinare dell'arcidiocesi di Gorizia - è una parrocchia che crede nella comunicazione come occasione per percorrere strade nuove per annunciare la bellezza del Vangelo e la gioia di essere Chiesa. Per questo la Giornata di attenzione al quotidiano cattolico Avvenire vissuta domenica si è inserita in un consolidato cammino di sensibilità pastorale.
Da settembre 2010, su impulso del giovane e dinamico parroco monsignor Paolo Nutarelli, è stato creato infatti un portale parrocchiale che ha raccolto le forze già attive in ambito comunicativo, e che oggi coinvolge una ventina di collaboratori. È così nata la redazione Web&Voce per gestire tutte le informazioni parrocchiali della zona e curare la pagina sul settimanale diocesano: il rapporto con Voce Isontina è risultato fondamentale per sentirsi parte della Chiesa locale ma anche per condividere e mettere in rete le esperienze vissute secondo quanto sollecitato anche dall' arcivescovo monsignor Carlo Roberto Maria Redaelli nella sua ultima Lettera pastorale dedicata al «Cristiano della domenica».
Col passare del tempo si è poi aggiunto l' impegno per l' aggiornamento giornaliero del sito www.chiesacormons.it (che in sette anni ha registrato oltre un milione di visualizzazioni) e di Facebook con la messa online in video e voce delle liturgie ospitate dalle chiese dell'Unità pastorale ma anche delle conferenze che si svolgono presso il Centro pastorale. «Per raccontare in poche parole la nostra esperienza - sottolinea Nutarelli - mi piace evidenziare tre parole: esserci, qualificarsi, sinergia».
«Riteniamo - prosegue - sia importante essere presenti nel mondo della comunicazione: avere un sito non basta. Se il Web è l' Agorà del terzo millennio, avere un sito aggiornato e usare social network come Facebook significa avere una Chiesa aperta a tutte le ore dove poter dare le notizie ma anche aiutare la riflessione su quello che accade intorno a noi. Per farlo abbiamo scelto di qualificarci per non imitare gli altri e riuscire a trasmettere anche in questo settore il messaggio di accoglienza e fraternità che segna il nostro operare quotidiano».
«Abbiamo poi puntato - conclude - sulla sinergia, una parola che da sempre qualifica l'essere della Chiesa. E questo ci sollecita a fare ancora e più rete ad intra e ad extra: papa Francesco con il suo sorriso ci sta indicando la strada».