UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

WeCa, l'anima dei nuovi media

Mercoledì 2 aprile si è svolto il quinto talk show del percorso “La Rete: Come Viverla?” dell’associazione WebCattolici. Titolo dell’appuntamento “Cristiani sul web: ma come?”, vetrina di quattro storie di eccellenza della presenza cristiana sul web.
4 Aprile 2014

Mercoledì 2 aprile si è svolto in diretta su Youtube il quinto talk show del percorso “La Rete: Come Viverla?” dell’associazione WebCattolici. Titolo dell’appuntamento “Cristiani sul web: ma come?”, vetrina di quattro storie di eccellenza della presenza cristiana sul web, dall’informazione, alla pastorale, passando per l’evangelizzazione.
Augusto Goio, redattore di Vita Trentina, settimanale nato nel 1926, ma che nel web ha trovato nuove opportunità da esplorare, ha sottolineato: «La comunicazione in ambito cattolico è sempre stata attenta alle novità e ai nuovi mezzi messi a disposizione dalla tecnologia. Vita Trentina, 15 anni fa, agli albori del web, ha accolto le novità come una sfida, intraprendendo alcune prime azioni concrete». Una questione di metodo, non solo di prodotto: «Abbiamo voluto utilizzare il web non solo come una vetrina, ma anche come uno spazio di lavoro. I nostri collaboratori, infatti, ormai scrivono i loro pezzi direttamente in rete». Vita Trentina, diffusa su carta, su Internet e anche via radio è un ottimo esempio di cross-medialità: «Abbiamo dovuto ripensare al nostro modo di lavorare, studiando i linguaggi dei diversi mezzi. Quello che scriviamo sul web è scritto appositamente per quel mezzo, con le sue peculiarità».
Don Marco Sanavio, direttore dell’Ufficio Comunicazioni Sociali della Diocesi di Padova, ha raccontato i segreti del successo della proposta di “Un Attimo di Pace”, esperimento di pastorale mista in cui accanto a messaggi e contenuti trasmessi sul web, vengono proposte occasioni di incontro e di spiritualità “non convenzionale” anche in presenza: «Stiamo attenti a proporre una riflessione che parta dalla vita concreta. Le persone hanno bisogno di poche battute, che graffino la loro esperienza quotidiana». «La velocità dei rapporti mediati dall’elettronica permettono di raggiungere davvero tutto il mondo. Nella scorsa Quaresima ci siamo accorti che in tanti leggevano le nostre meditazioni a New York e a Betlemme. Così, a partire dall’Avvento, abbiamo iniziato ad inviare le nostre meditazioni anche in inglese». Con il web si amplifica non solo la diffusione, ma anche la dimensione dell’ascolto: «Riceviamo tante telefonate e e-mail. Ascoltare ci impedisce di chiuderci i noi stessi, anche nel linguaggio. Mi sto facendo evangelizzare dalle provocazioni che arrivano dai destinatari dei nostri messaggi: osservazioni molto argute e interessanti, anche sul Vangelo, spesso arrivano da persone che riteniamo “lontane”».
Alla diretta ha preso parte anche don Giovanni Benvenuto, parroco di Spirito Santo a Genova, fondatore di Qumran2 Net, il più grande archivio di materiali per la pastorale d’Italia: «Prima si usavano i libri, la carta, la colla. Da tanti anni, invece, catechisti, educatori e animatori hanno iniziato a preparare le loro attività con il computer, in formato digitale. Qumran è nato per mettere in circolo materiali che tutti potevano produrre e consultare». La scelta del nome non è per nulla casuale: «Qumran è il famoso sito archeologico della Palestina dove un ragazzo, negli anni ’50, ha lanciato un sasso all’interno di una grotta e così, sentendo il rumore di cocci, ha portato alla luce rotoli di scritture antichissimi. Qumran2 Net vuole essere la grotta in cui chiunque può lanciare un sassolino e trovare elementi utili per la sua pastorale». Ogni giorno il sito registra dai 20 mila ai 35 mila contatti, numeri aumentati al crescere dell’archivio di materiale, ormai mastodontico. E la credibilità diventa fondamentale: «A volte ci arrivano dei materiali dubbi. In questi casi non li mettiamo. Un consulente teologico, don Alberto, ci affianca in queste scelte. Diamo sempre spazio alle varie anime della Chiesa, ma il nostro desiderio è quello di essere una realtà pienamente cattolica: dal 2004, infatti, Qumran2 è un’associazione riconosciuta dalla Chiesa genovese».
Daniele Trenca e Stefano Chiappalone della World Family of Radio Maria, realtà che riunisce le Radio Maria di tutto il mondo, hanno spiegato come il web abbia dato nuova linfa a un mezzo tradizionale come la radio, sia grazie ai Social Network che alla diffusione in streaming: «Grazie allo streaming – ha sottolineato Stefano Chiappalone – ora Radio Maria arriva anche dove non avevamo frequenze. Sono nate lo scorso anno, come webradio, Radio Maria India e Radio Maria Armenia, trasmesse solo sul web. Grazie a questa opportunità la radio può prefigurarsi davvero come il media del futuro». L’interazione tipica dell’ambiente social non è nuova per una radio, in particolare per Radio Maria: «Facebook e Twitter sono un qualcosa di più», ha aggiunto Daniele Trenca. «Nella nostra esperienza, un sacerdote che conduce nei nostri studi di Roma un programma per Radio Maria Costa Rica, ha chiesto su Facebook, in un sondaggio, suggerimenti per come chiamare la trasmissione. Gli ascoltatori hanno scelto “Con la puzza delle pecore”, citando papa Francesco». Nelle sue bacheche Facebook Radio Maria privilegia una spiritualità “forte”, una scelta confermata dai numeri: «I messaggi che ricevono più “Mi Piace” su Facebook sono quelli più impegnativi, che richiamano alla preghiera e alla penitenza», ha fatto notare Stefano Chiappalone, «I nuovi media ci mostrano la fame di Dio che c’è nel mondo».
La prossima diretta del percorso “La Rete: Come Viverla?” si terrà a metà maggio, in una data che verrà confermata nei prossimi giorni. Titolo dell’appuntamento: “La Rete: luogo di regole”, pensato per far capire quali sono le norme che regolano l’utilizzo corretto della rete e come difendersi sul web da malintenzionati, pirati e diffamazioni. L’incontro si avvarrà del contributo di un legale e di un esperto di polizia delle telecomunicazioni.
Il 29 maggio, invece, presso l’Università del Sacro Cuore a Milano, si terrà il convegno “Churchbook. Tra Social Network e Pastorale”. All’interno del convegno verranno presentati i frutti della ricerca condotta dall’associazione WebCattolici sui religiosi su Facebook. A breve, sul sito web di WeCa, verranno date indicazioni sulle modalità di partecipazione. Chi non potrà prendere parte fisicamente al convegno potrà seguirlo in diretta web.
La registrazione dell’incontro del 2 aprile è a disposizione su Youtube.
I contenuti delle dirette sono anche riproposti sulla pagina Facebook di WebCattolici sotto forma di pillole brevi ed esaustive.