La tragedia del sisma ha devastato l’Abruzzo e ha scosso tutti noi. Per questo, in tanti hanno offerto una mano per quello che sanno fare meglio. Noi, come associazione, nell’informatica ci vogliamo mettere testa e braccia. Per ricostruire, con le nostre forze e capacità, una normalità che passa anche attraverso il web. La Curia opera all’interno di un container, con computer recuperati e risorse limitate. Con l’iniziativa ‘WeCa per l’Abruzzo’, l’Associazione dei webmaster cattolici italiani si impegna a raccogliere la disponibilità dei propri associati, a sostenere due importanti progetti dell’Ufficio Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi di L’Aquila: innanzitutto il restyling del sito www.diocesilaquila.it, dall’ideazione del progetto all’aggiornamento del sito, alla luce della necessità di innestare una comunicazione nuova, anche d’emergenza; in secondo luogo una edizione online del mensile diocesano: le poste ancora non funzionano, le canoniche sono crollate, alla fine dell’anno pastorale una newsletter appare oggi una soluzione possibile, forse anche l’unica.
“Aggiungiamo una terza possibilità. Non possiamo definirla l’ultima, perché siamo pronti a raccogliere tutte le proposte inviate dai soci: idee, eventuale materiale informatico (nuovo e secondo necessità da verificare). Un modo per coordinare, così, da vicino l’aiuto offerto dai webmaster cattolici – spiegano i promotori dell’evento attraverso il sito internet www.webcattolici.it -. Offriamo, dunque, un’altra idea: lo scambio di esperienze. Dai campi estivi, alle settimane di laboratorio per donare competenze anche sul campo della formazione. Risorse che rimarranno nel tempo. Abbiamo raccolto fino ad oggi diverse adesioni da parte di chi si offre per curare questa iniziativa di solidarietà”. Il tutto sotto la supervisione dell’Ufficio Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi di L’Aquila. “Li ringraziamo vivamente. In questa fase la diocesi ha avviato la revisione del sito avvalendosi della collaborazione dei soci fondatori di WeCa per gli aspetti tecnico operativi – aggiungono da WeCa -. In seguito, WeCa intende recepire e valorizzare nuove proposte e idee dai soci che ne hanno dato disponibilità”.