UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Inclusione è partecipazione: ciascuno con la propria identità

Nel suo pensiero settimanale, Vincenzo Corrado si sofferma sulla comunicazione inclusiva, prendendo spunto dalla diffusione on line di un documento interno della Commissione europea, poi ritirato, contenente “Linee guida per la comunicazione inclusiva - #UnionOfEquality”.
1 Dicembre 2021

In questi giorni si è fatto un gran parlare di “comunicazione inclusiva”. I fatti sono noti: la diffusione on line di un documento interno della Commissione europea, poi ritirato, contenente “Linee guida per la comunicazione inclusiva - #UnionOfEquality”. Accanto a proposte condivisibili, il documento – da qui le critiche – conteneva alcune raccomandazioni (vedi il Natale e i nomi propri tipici di una religione) non propriamente inclusive. Anzi, tutt’altro… Per quanti si occupano di comunicazione, la domanda è semplice: che cos’è oggi inclusione? E ancora: come includere? La risposta è altrettanto ovvia: sicuramente non rinnegando se stessi, la propria identità, la propria cultura. E neppure disconoscendo le "diversità" che abitano in un’Europa che ha per motto "Unità nella diversità". L’inclusione nasce dalla memoria viva, che si rinnova continuamente nelle persone. È questa la bellezza e la ricchezza di incontri aperti alla conoscenza e non all’esclusione. Senza memoria, non c’è identità; senza identità, non c’è inclusione.

Vincenzo