UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

La Carta di Milano: il linguaggio dei media. La Speranza oltre le sbarre

Martedì 29 maggio a Palermo a partire dalle ore 10.00, presso la sede dell'Ordine dei giornalisti di Sicilia l'incontro formativo organizzato dall'Ucsi.
28 Maggio 2018

“Vuoti a perdere” il cui silenzio è un frastuono che va ascoltato, perché nessuno possa più dire “non sapevo che la mafia fosse un male”. I primi sono i “mostri” da prima pagina. I killer della mafia. Sei quelli che, dal 41 bis del carcere di Sulmona, il cosiddetto “carcere dei suicidi”, per la prima volta si raccontano alla giornalista della Rai Abruzzo Angela Trentini nel libro “La speranza oltre le sbarre” scritto insieme al teologo sistematico Maurizio Gronchi che sarà spunto di riflessione, il 29 maggio a Palermo a partire dalle ore 10.00, in occasione dell'incontro formativo “La Carta di Milano: il linguaggio dei media. La Speranza oltre le Sbarre” che si terrà presso la sede dell'Ordine dei giornalisti di Sicilia. Ad organizzarlo l'Ucsi che siederà al tavolo, insieme a Maria Falcone e la tesoriera dell'Odg Maria Pia Farinella, con il consigliere nazionale Salvatore Di Salvo e il presidente Ucsi Sicilia Domenico Interdonato. Modera il presidente dell’Ucsi Palermo Michelangelo Nasca.

“Parte dalla Sicilia – sottolinea Domenico Interdonato in una nota – il messaggio dei giornalisti credenti e non quello di un cambiamento culturale profondo che sappia guardare con occhi diversi il crimine e l'uomo criminale. Dopo essere andati dietro le sbarre, in occasione del convegno tenutosi all'interno del carcere di massima sicurezza di Brucoli insieme al gesuita Francesco Occhetta, domani andremo 'oltre le sbarre' e anche oltre i confini siciliani. L'appuntamento con questo libro-inchiesta, infatti, parte da qui ma farà tappa in tutta Italia. Lo scopo è universale: aiutare la società a compiere questo importante cambiamento”.

Un libro uscito non a caso il 10 maggio. Il giorno successivo alla pubblicazione della lettera dei Vescovi di Sicilia che, 25 anni dopo, ha voluto ricordare quel “Convertitevi” urlato da Papa Giovanni Paolo II nella Valle dei Templi di Agrigento. Una lettera in cui si ricordano, tra l'altro, le sue parole pronunciate due anni dopo: “la mafia – affermò il 22 giugno 1995 – è generata da una società spiritualmente incapace di riconoscere la ricchezza della quale il popolo siciliano è portatore”. Un vero e proprio deficit culturale, scrivono i vescovi, che va affrontato, dunque, con l'educazione alla giustizia e la misericordia.