Il Nuovo Diario Messaggero, settimanale della Diocesi di Imola, esiste in pratica senza soluzione di continuità dal 1892. Nel corso di questi decenni ha sempre svolto con costanza e dedizione il suo ruolo informativo e formativo, in coerenza con le motivazioni pastorali e di inculturazione della fede per cui è nato. Per molto tempo è stato l'unico giornale interamente vocato al nostro territorio, contendo una massa di informazioni, notizie, dati demografici, di costume, civili ed ecclesiali unica, resa con una capacità di sintesi esemplare.
Le sfide dei nostri tempi rendono necessaria la presenza sul Web, da molti superficialmente percepita come alternativa ai giornali cartacei, ritenuti superati. In un contesto sociale rapidamente passato da solido a liquido e da liquido ad aeriforme la sfida vera è invece quella di coniugare l'agilità del Web con la solidità della carta, in modo da evitare i due rischi speculari di perdita di memoria e di lentezza comunicativa.
Tra le tante soluzioni possibili, a Imola ne stiamo approntando una che riteniamo innovativa e di cui non abbiamo rinvenuto altri esempi né a livello locale che nazionale. Tutti i numeri del nostro giornale sono stati digitalizzati in Ocr, un sistema che trasforma l' immagine della pagina in un testo in cui è possibile effettuare ricerche per parola chiave. La banca dati così ottenuta, contenente a oggi oltre 200mila pagine, è interrogabile integralmente con questo sistema di ricerca, che abbiamo sperimentato per un periodo sul nostro server di rete, e ora sta per essere resa accessibile sul Web.
La banca dati è implementabile con altre testate, come abbiamo fatto aggiungendo anche la serie del Bollettino della Diocesi di Imola, che esiste dal 1914.
Il costo economico dell'operazione (assai complessa) è stato sostenuto grazie a un bando sulla digitalizzazione 4.0, promosso dalla Camera di Commercio di Bologna, al quale abbiamo partecipato con questo progetto. Innovare radicandosi nella propria storia e fornendo un servizio alla collettività locale è l' obiettivo a cui occorre tendere.
(Andrea Ferri)
da Avvenire del 16 ottobre 2018, pag. 28
