UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Uno schermo, più proposte:
243 sale Acec si rinnovano

L'Associazione cattolica esercenti cinema dà il via alla sperimentazione di programmare, nel corso della stessa giornata, prodotti cinematografici distinti e di diverso genere nell'unica sala.
13 Febbraio 2019

“Cinema Paradiso” più forte che mai. Parte infatti l’attesa multiprogrammazione per le sale monoschermo per essere più competitive sul territorio, in linea con le nuove esigenze del pubblico e le dinamiche di fruizione. Sono 243 le Sale della Comunità ACEC (Associazione cattolica esercenti cinema) che aderiranno alla sperimentazione: la possibilità per una sala di programmare, nel corso della stessa giornata, prodotti cinematografici distinti e di diverso genere. “Sarà fondamentale – spiega don Adriano Bianchi presidente dell’ACEC – per preservare la vitalità delle monosale per diffondere la varietà culturale in provincia e nei centri minori, e con essa offrire forme alternative e integrative rispetto alla fruizione domestica, accrescendo le occasioni di scambio e di socializzazione”.

Le sale della comunità interessate in questa prima fase della multiprogrammazione sono 243 su un totale di 531, indica Francesco Giraldo, segretario generale ACEC, che aggiunge: “Questo dimostra ancora una volta che le SdC sono gli unici presidi culturali e sociali per moltissimi comuni italiani. Sostenere attraverso la multiprogrammazione l’esistenza e la vitalità di questa tipologia di sale sprona l’ACEC a coinvolgere queste realtà in progetti di inclusione sociale, mirati alla crescita culturale di tutte le fasce sociali del nostro Paese”.

L’iniziativa della “multiprogrammazione” per i cinema monosala è stata fortemente voluta dalla senatrice Lucia Borgonzoni, Sottosegretario del Ministero Beni e Attività Culturali con delega per il Cinema che “ha accelerato la riflessione in atto tra le Associazioni del Cinema – spiega la nota stampa dell’ACEC – firmatarie di apposita convenzione da cui sono scaturite poche e semplici linee guida, alle quali gli interessati potranno fare liberamente riferimento nei propri accordi commerciali al fine di facilitare l’offerta e la programmazione di prodotto cinematografico”.

Si tratta di una grande occasione, rimarca inoltre Carmine Imparato, responsabile dell’area programmazione ACEC: “un’opportunità da cogliere al volo quella della multiprogrammazione per le Sale della Comunità più intraprendenti e non. Un importante cambio di mentalità per gli esercenti più elastici, riflessivi, amanti delle sperimentazioni e dell’applicazione del ‘rischio’ di nuove idee. Credo fermamente che la multiprogrammazione (che spero venga allargata presto anche ad altre realtà) dia più linfa all’esercizio aprendo, magari, nuove strade programmatiche per la sala, nuovi orari di apertura prima d’ora non considerati, nuovi input derivanti dall’ascolto del pubblico e sicuramente buone soddisfazioni”.

La multiprogrammazione, ha commentato infine Mario Lorini, presidente Anec (Associazione nazionale esercenti cinema): “ha l’obiettivo primario di tutelare le forme di esercizio tradizionale meno competitive, aumentando il pubblico delle sale. Molto importante in tal senso sarà una forte attività di comunicazione al pubblico a cura delle sale: sul territorio, attraverso newsletter aziendale, il sito internet e i social network”.