UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Educare ai social: dalla diocesi di Como una doppia proposta

Due itinerari formativi, con destinatari differenti e un unico scopo: riflettere sulla vita 'connessa' e sull’uso di Internet, tecnologie e social network.
22 Ottobre 2019

Due itinerari formativi, con destinatari differenti e un unico scopo: riflettere sulla vita 'connessa' e sull’uso di Internet, tecnologie e social network. Nella diocesi di Como al lavoro su questo progetto ci sono l’Ufficio comunicazioni sociali e Il Settimanale diocesano. La prima proposta è rivolta agli operatori pastorali: «On-life» punta a conoscere i social media per comunicare. La rete – spiegano i promotori – è un luogo straordinario e contraddittorio, «che offre accesso al sapere e alle sue distorsioni, favorisce le relazioni interpersonali, ma le può anche alterare », un contesto «che va abitato consapevolmente». Il corso è in tre incontri di tre ore, con momenti formativi frontali e laboratori pratici. Docenti Rosa Giuffrè (consulente di comunicazione digitale) e don Giovanni Fasoli (filosofo, teologo, esperto di comunicazione). Doppia la sede, per la complessità geografica della diocesi: 11-18-23 marzo a Como; 13-20-25 maggio a Morbegno.

La seconda proposta è un pacchetto formativo messo a punto da Ufficio e Settimanale con Rosa Giuffrè e Sonia Monticelli (psicologa e psicoterapeuta). Per parrocchie, comunità pastorali e vicariati la proposta di due serate, da due ore ciascuna, su «Social education: conoscere rischi, pericoli e opportunità dei social, per vivere bene la nostra vita on-life». Destinatari: genitori, adulti di riferimento, educatori, sacerdoti, per parlare di reti di relazioni, communities, gruppi social, con domande fondamentali: 'il cristiano, in questo ambiente digitale, come si pone? Come lo vive? Che testimonianza porta? Fa o meno la differenza?'.

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