UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

San Francesco di Sales in Sicilia: il racconto

La giornata dedicata a San Francesco di Sales ha avuto diversi momenti, tra Catania e Siracusa. Ospite d'onore Vania De Luca.
27 Gennaio 2020

“Una cultura minoritaria: questa oggi è la cultura giornalistica vera e più ancora quella cattolica, quella di chi fa informazione senza urlare, senza prepotenza, nel rispetto delle persone e anche della verità dei fatti”. Così la presidente nazionale dell’Ucsi, Vania De Luca, da Siracusa , dove ha incontrato, venerdì, i giornalisti per celebrare il patrono san Francesco di Sales, la chiusura del 60° anniversario della fondazione dell’Ucsi e partecipare al corso per la formazione dei Giornalisti sul tema: “Verità e responsabilità. Una questione deontologica per i giornalisti italiani”.

La giornata dedicata a San Francesco di Sales ha avuto diversi momenti. A Catania, presso la Casa Generalizia delle Suore Domenicane si è svolto un incontro promosso e organizzato dall'Ucsi Sicilia, dalla sezione Catania e dalla Commissione Regionale delle Commissioni Sociali e Cultura della CESI a cui hanno partecipato i diciotto direttori degli uffici diocesi per la Comunicazioni sociali e la Cultura. L’incontro è stato aperto con i saluti dell'arcivescovo di Catania Salvatore Gristina, Presidente della Conferenza episcopale siciliana che ha porto i saluti di tutti vescovi di Sicilia. “Svolgete un lavoro bello, affascinante ma anche faticoso e pieno di responsabilità. Non sentitevi soli – ha detto il presidente della Cesi – perché il Signore Dio porta ciascun uomo nel suo cuore e tra le sue mani, lo accompagna lungo il cammino come ha fatto con il popolo suo nei giorni dell’esodo. È seguito un lungo momento di grande riflessione sul tema "Verità e responsabilità", di particolare attualità considerata la rivoluzione che sta coinvolgendo negli ultimi anni tutto il sistema della comunicazione. “Sono parole in se stesse sicuramente congiunte – ha detto il vescovo di Caltagirone Calogero Peri, delegato Episcopale Cesi per le Comunicazioni sociali, – ma che alcune volte nella comunicazione sono tanto distanti, soprattutto tanto bistrattate”.

Nel pomeriggio a Siracusa si è svolta davanti all'altare della Madonnina, alla presenza dell’Arcivescovo di Siracusa S.E. Mons. Salvatore Pappalardo, la cerimonia dell’Affidamento dei giornalisti Cattolici di Sicilia alla Beata Vergine Maria delle Lacrime con la partecipazione dei giornalisti proventi da quasi tutte le provinciale siciliane (vedi foto accanto). A seguire il corso di formazione promosso dall'Ucsi Sicilia in collaborazione con l'Ordine dei Giornalisti di Sicilia, il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, Assostampa Siracusa, l’ Ufficio delle Comunicazioni Sociali dell' Arcidiocesi di Siracusa e il settimanale diocesano Cammino, sempre sul tema " Verità e responsabilità". “Festeggiare san Francesco di Sales con un corso di formazione è il segno dei tempi – ha detto il direttore del settimanale “Cammino” Orazio Mezzio -. Proprio oggi quando sono i giornali ed i giornalisti stessi ad essere la notizia per la crisi indubbia del settore. E lo facciamo non a caso parlando di verità e di responsabilità. Abbiamo abusato della credibilità un tempo indiscussa ed oggi i social oltre a prendere il posto dei tribunali e del parlamento sono diventati anche gli organi ufficiali di eteree pubbliche opinioni”.

"I giornalisti, quelli veri – ha detto la presidente dell’Ucsi Vania De Luca –, sanno cosa vuol dire la ricerca della verità storica dei fatti, la loro contestualizzazione, il riferimento a un prima e un dopo. Si confrontano con il prezzo di fake news e mezze verità. C’è una interdipendenza – ha aggiunto – che lega persone, cose, luoghi apparentemente distanti, che sono invece interconnessi. Per i giornalisti cattolici c’è poi una Verità più grande, quella con la V maiuscola, che ogni verità comprende e orienta verso un orizzonte più ampio”.