UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

GMCS2020. Il grazie del Card. Zuppi agli operatori della comunicazione

Durante la messa che celebrerà il 24 maggio alle 10.30 in Cattedrale, il Cardinale ringrazierà tutti i vari media e gli operatori della comunicazione.
23 Maggio 2020

Domenica 24 maggio ricorre la 54ª Giornata Mondiale delle Comunicazioni Sociali della Chiesa cattolica che prende il titolo dal messaggio di Papa Francesco “Perché tu possa raccontare e fissare nella memoria (Es 10,2). La vita si fa storia”.
L’Arcivescovo di Bologna, Card. Matteo Zuppi, durante la messa che celebrerà domenica 24 maggio alle 10.30 in Cattedrale, in occasione dell’ultimo giorno di permanenza dell’Immagine della Beata Vergine di San Luca, ringrazierà anche tutti i vari media e gli operatori della comunicazione che, in questi mesi di isolamento per l’emergenza sanitaria causata dalla pandemia da coronavirus, hanno offerto un importante servizio di informazione e di collegamento. «L’esperienza che abbiamo vissuto in questo difficile momento - afferma l’Arcivescovo - ha reso ancor più evidente quanto la comunicazione sia un servizio, anche di carità, che ha permesso alle persone di connettersi e rimanere unite, pure attraverso le notizie che oltre a diffondere i dati del contagio, le paure e il dolore delle vittime e dei familiari, la necessità di limitazioni e prudenze, hanno fatto conoscere la grande attenzione messa in campo verso i sofferenti, i bisognosi, con storie e testimonianze di vita e di speranza». In merito ai numerosi collegamenti televisivi, alle messe, ai rosari e ai momenti di preghiera in diretta tv, radio e streaming, e alla creatività espressa dalle parrocchie e dai sacerdoti, specialmente nel periodo della Settimana Santa, della Pasqua e della visita della Madonna di San Luca, il Card. Zuppi aggiunge: «Questa Giornata offre l’occasione per esprimere gratitudine e riconoscenza a quanti si sono concretamente adoperati per informare, per trasmettere, mettendo a disposizione tempo e professionalità, anche rischiando, in un contesto difficile. Si sono potute custodire e ampliare le relazioni sociali, rimanendo vicini, sia pure distanti, attraverso la rete dei media. Un particolare ringraziamento anche per aver permesso di dare voce alla Chiesa in un tempo di isolamento, senza la partecipazione del popolo alle messe e ai riti. Ringrazio tutte le testate e le emittenti, giornali, tv pubblica e private, radio, agenzie online, giornalisti, tecnici, operatori, volontari, che in un grande sforzo hanno dato prova di generosa responsabilità e prossimità». Ricordando anche quanto richiamato dal Concilio Vaticano con il documento “Inter Mirifica”, e due importanti pionieri della comunicazione della nostra regione, il beato Odoardo Focherini e don Francesco Ricci, il Card. Zuppi sottolinea che «da questa esperienza anche la Chiesa esce più coinvolta nel mondo della comunicazione a livello di parrocchie, zone e Arcidiocesi. È sempre più evidente che questo non è un settore riservato a specialisti ma un ambiente da vivere e abitare, una dimensione ordinaria della pastorale dove si annuncia e si comunica il messaggio della Chiesa all’uomo di oggi. Un ringraziamento va anche all’Ufficio Comunicazioni Sociali dell’Arcidiocesi di Bologna e a quello della Ceer per il lavoro di collegamento, al settimanale Bologna Sette, alla rubrica televisiva 12Porte, ai canali social e al rinnovato sito www.chiesadibologna.it».