Lo stupore della Parola
C’è un tempo dell’anno liturgico che più di altri proietta verso l’essenza della comunicazione. È l’Avvento, attesa che si fa vita, carne e storia. Da domenica prossima, 1° dicembre, la liturgia tornerà, ancora una volta, a ritmare la nostra vita con le dimensioni del silenzio e dell’ascolto. Non è un rituale già scritto, che sa di ripetitivo, ma gioia propria della vita cristiana. In un volume di recente pubblicazione (“Il Vangelo della domenica”, Rizzoli-Lev), proprio nella prima domenica d’Avvento, Papa Francesco ricorda che “siamo chiamati ad allargare l’orizzonte del nostro cuore, a farci sorprendere dalla vita che si presenta ogni giorno con le sue novità. Per fare ciò occorre imparare a non dipendere dalle nostre sicurezze, dai nostri schemi consolidati…”. Silenzio e ascolto, allora, per percepire lo stupore della Parola e trovare tracce delle nostre parole in quel Verbo che irrompe nell’umanità. Buon Avvento a tutti!
Vincenzo