UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

49ª Settimana Sociale dei Cattolici Italiani. Al via ciclo di audizioni. Primo appuntamento con il Commissario Europeo per l’Economia, Paolo Gentiloni

Ha preso il via il 18 dicembre un ciclo di audizioni con i rappresentanti delle Istituzioni promosso dal Comitato Scientifico e Organizzatore delle Settimane Sociali (CEI) in preparazione alla 49ª Settimana Sociale in programma a Taranto dal 21 al 24 ottobre 2021 sul tema “Il pianeta che speriamo. Ambiente, lavoro, futuro. #tuttoèconnesso”.
18 Dicembre 2020

Ha preso il via oggi, venerdì 18 dicembre, un ciclo di audizioni con i rappresentanti delle Istituzioni promosso dal Comitato Scientifico e Organizzatore delle Settimane Sociali (CEI) in preparazione alla 49ª Settimana Sociale in programma a Taranto dal 21 al 24 ottobre 2021 sul tema “Il pianeta che speriamo. Ambiente, lavoro, futuro. #tuttoèconnesso”.

Il primo appuntamento - svoltosi in videoconferenza - ha visto protagonista l’onorevole Paolo Gentiloni, Commissario Europeo per l’Economia. In un clima di ascolto e di proposta, l’incontro ha focalizzato l’attenzione sul ruolo che l’Europa può giocare per attuare la transizione ecologica e sulla necessità di fare del Next Generation EU un grande investimento per l’Italia.

“Nel solco tracciato dalla Laudato si’ e dalla Fratelli tutti di Papa Francesco – ha affermato Mons. Stefano Russo, Segretario Generale della CEI –, la Chiesa che è in Italia vuole portare il suo contributo alla formazione di un modello di sviluppo capace di ridefinire il rapporto tra economia ed ecosistema, ambiente e lavoro, vita personale e organizzazione sociale. In questo senso, l’evento di Taranto incrocia la sensibilità e l’interesse dell’Europa nel promuovere una ripresa che sia il più possibile sostenibile e inclusiva”.

“L’anno che abbiamo alle spalle – ha sottolineato Gentiloni - è stato terribile per le conseguenze economiche e sociali, per l’impatto pesante sulla solitudine delle persone, sulla sfera relazionale, sul lavoro, lasciando ferite che non sarà facile rimarginare in breve tempo. Ma è stato anche l’anno nel quale le Istituzioni europee, di fronte a una minaccia unica, sono state capaci di una risposta comune e di provare a cambiare, insieme. Ora, insieme, dobbiamo cogliere con senso di responsabilità l’opportunità data dal Next Generation EU e infondere il necessario coraggio, affinché tutti partecipino allo sforzo e tutti ne beneficino”.

 

Roma, 18 dicembre 2020