UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Paul Mc Cartney: “Paul McCartney III” (Capitol)

Sir Paul a settantotto anni è ancora capace di sorprendere.
18 Gennaio 2021

Sir Paul a settantotto anni e con quel totem di carriera sulle spalle è ancora capace di sorprendere. L’ha appena fatto anzi, licenziando questo album allo scadere dello scorso anno: una manciata di nuove canzoni registrate nella sua casa del Sussex in totale autonomia. Suoni con richiami antichi, tracimanti di energia e passione, incise nei giorni più duri della prima ondata pandemica.
Nello sprofondo del lockdown albionico, il Nostro ha vestito le sue nuove creature con pochi fronzoli, a colori sgargianti e tagli molto vintage. Echi blues e richiami beatlesiani, e quelle melodie semplici ma sapienti di cui è sempre stato maestro, testi abbastanza naif. Dalla somma consegue un album senza tempo, dove convivono ballate acustiche ed intimiste, ma anche frammenti rockettari piuttosto energetici, in un alternanza variegata di sonorità ruggenti e rilassate che certificano l’ecletticità espressiva che ha guidato lo baronetto di Liverpool in questa sua ennesima impresa.
La verità è che McCartney, da quel genietto stagionato che è stato e continua ad essere, riesce a rendersi sempre interessante anche solo giocando e gigioneggiando con se stesso e il suo stesso mito, regalandoci altre undici perle d’artigianato pop: tre quarti d’ora che van giù come gazzosa, ma che lasciano nelle orecchie il profumo del barolo.

Franz Coriasco