UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Albenga-Imperia: la testimonianza di un alunno “Anicec” d'eccezione…

Parla il direttore dell’Ufficio comunicazioni sociali di Albenga-Imperia: il progetto Anicec mi dà la possibilità di seguire le lezioni tramite internet. Nel mio ruolo non posso ignorare la figura dell’animatore della cultura
7 Gennaio 2010
Già l’anno scorso avevo invia­to, senza successo, il modu­lo di iscrizione al corso per animatori della comunicazione e della cultura promosso dall’Uni­versità Cattolica del Sacro Cuore e dall’Università Lateranense: trop­po tardi, le iscrizioni erano da poco state chiuse.
  Un mese e mezzo fa, ho incontrato per caso una signora che ha parte­cipato a quel corso e, consegnan­domi del materiale pubblicitario sulle sale della comunità, mi ha an­che detto che erano aperte le iscrizioni per la nuova edizione che sa­rebbe iniziata a gennaio 2010. Sono tornato sul sito dell’Anicec, ho com­pilato il modulo di richiesta di i­scrizione in linea e questa volta ho ottenuto risposta affermativa. Cin­quecento euro per iscriversi non so­no poco, ma un 'alto corso' di e-­learning merita la spesa.
  Quando un anno fa avevo letto il pieghevole che descriveva il corso, mi aveva colpito l’idea di frequen­tarlo senza avere vincoli di orario, senza dovermi muovere da casa per assicurare la presenza e avendo co­munque la possibilità di imparare sfruttando internet. Mi ha anche sfiorato l’idea (solo per un attimo) di poter sbadigliare a un passaggio più noioso senza che l’insegnante se la prenda troppo a male. Ho però scoperto che i 'prof' si muovono nel virtuale, ma ti tengono d’occhio utilizzando una piattaforma per monitorare frequenza, attività for­mative, tempo di fruizione, verifi­che. Ci sono anche queste purtrop­po, ma dal momento che mi sono iscritto più che altro per curiosità la cosa non mi preoccupa molto, mi interessa piuttosto sentire cosa mi diranno nel presentarmi la storia delle idee di modernità e postmo­dernità, gli elementi di psicologia sociale, di legislazione delle attività culturali e dello spettacolo, il marke­ting della cultura e, piatto forte, il 'profilo dell’animatore della cultu­ra' che, in quanto responsabile di un ufficio diocesano delle comuni­cazioni sociali, non posso ignorare. Verso la conclusione del corso, poi, si è invitati a un fine settimana con attività 'in presenza' e questa mi sembra una bella idea, sperando che in quell’occasione si metta da parte il computer e si torni a co­municare, finalmente, a quat­tr’occhi. 
 
Don Alessio Roggero
Direttore Ufficio Comunicazioni sociali, diocesi Albenga-Imperia

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