UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

FRANCESCO DE GREGORI: “Sulla strada” (Caravan)

Nel complesso un album assolutamente degregoriano, anche per il taglio autobiografico che lo caratterizza molto più dei precedenti: e questo è indubbiamente il suo miglior pregio, unitamente allo sforzo di non adagiarsi sul mero autocitazionismo.
3 Dicembre 2012
Le attendevamo da tempo queste nuove canzoni.
Se i detrattori le troveranno al solito un po’ troppo simili a tante altre del suo repertorio, chi viceversa ne ha sempre amato l’inconfondibile poetica, troverà anche tra questi nuovi solchi pane per le proprie orecchie.
A tratti certe rime ricordano l’ermetismo dei suoi primi lavori, qua e là aleggiano (ma molto meno del solito) i fantasmi dylaniani, altrove trasudano il vetriolo di metafore del presente capaci di dribblare banalità e luoghi comuni. Musicalmente la trama del ventesimo album di studio del Principe del nostro cantautorato predilige i velluti del country e i patchwork di sonorità retrò più che i fustagni del blues e del rock, con gli archi di Piovani a rendere più raffinato il tutto.
Nel complesso un album assolutamente degregoriano, anche per il taglio autobiografico che lo caratterizza molto più dei precedenti: e questo è indubbiamente il suo miglior pregio, unitamente allo sforzo di non adagiarsi sul mero autocitazionismo. Di certo il mestiere e il talento bastano ad elevare queste nuove canzoni ben più su della media contemporanea e ben oltre le offerte degli epigoni.
(Franz Coriasco)