UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

SIA: “1000 forms of fear” (Sony Music)

L’eclettica e talentuosa artista australiana va ormai considerata a tutti gli effetti tra le nuove regine del pop planetario. Questo suo settimo album verrà con ogni probabilità ricordato come quello della svolta.
3 Novembre 2014
 L’eclettica e talentuosa artista australiana va ormai considerata a tutti gli effetti tra le nuove regine del pop planetario. Questo suo settimo album verrà con ogni probabilità ricordato come quello della svolta. Le collaborazioni prestigiose del passato – da David Guetta ad Eminem – così come i suoi servigi autorali a stelle del  calibro di Britney Spears e Beyoncé hanno consolidato il curriculum di una predestinata ai quartieri alti, anche a prescindere dal successo clamoroso e universale ottenuto da questo disco. E con pieno merito, beninteso: giacché queste nuove canzoni han tutto quel che oggi si richiede all’artigianato musicale destinato alle masse: un paradosso solo apparente, si badi, giacché Sia Furler ha una voce di grande impatto (mica per niente è la prediletta da Prince e Kanye West) nonché un sound assolutamente maturo e personale; ovvio dunque che il perfetto equilibrio tra energia e suadenza melodica che schizza dai solchi abbia già ammaliato mezzo mondo.
            Benarrivata nel baluginante Olimpo del divismo pop, signora: ora non le resta che godersela senza crogiolarsene troppo, e guardarsi le spalle…
(Franz Coriasco)