UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

“Realtà aumentata”… per teologi

Una App, la prima in realtà aumentata, per studenti e professori della sezione San Tommaso d’Aquino della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale. Ovèrap Pftim è un’innovativa guida, uno strumento semplice ed efficace al servizio della didattica e della vita nella facoltà teologica napoletana, primo ateneo pontificio al mondo e tra i primi enti accademici in Europa ad […]
18 Ottobre 2016

Una App, la prima in realtà aumentata, per studenti e professori della sezione San Tommaso d’Aquino della Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Meridionale. Ovèrap Pftim è un’innovativa guida, uno strumento semplice ed efficace al servizio della didattica e della vita nella facoltà teologica napoletana, primo ateneo pontificio al mondo e tra i primi enti accademici in Europa ad adottare la tecnologia della realtà aumentata per offrire un supporto informativo multimediale. Presso una serie di totem nei punti strategici della sede di Capodimonte o attraverso l’annuario accademico ciascuno studente o docente potrà accedere col proprio smartphone a numerosi contenuti resi disponibili in realtà aumentata e aggiornati nel corso dell’anno per poter così conoscere tutte le informazioni utili (aule e orari dei corsi, luoghi e date degli esami...), essere tempestivamente informato su ogni iniziativa (seminari, convegni, celebrazioni, eventi...), accedere a un archivio in cui è possibile consultare guide e visionare immagini fotografiche e video. « Ovèrap mi ha meravigliato – commenta il cardinale Crescenzio Sepe –, mi ripropongo di approfondire questa nuova tecnologia per scoprirne le potenzialità affinché possa essere messa al servizio non solo della teologia ma anche della pastorale della Chiesa di Napoli». Gaetano Di Palma, decano della Facoltà, esprime gratitudine «ai miei collaboratori, che hanno affrontato un duro lavoro durante tutta l’estate per la realizzazione di questa applicazione così particolare». La Facoltà conferma così la propria vocazione a coniugare tradizione e innovazione.

da Avvenire del 18 ottobre 2016, pag. 26