UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

FABRI FIBRA: “Fenomeno” (Universal)

Il marchigiano di Senigallia Fabrizio Tarducci, in arte Fabri Fibra, è da qualche anno il rapper più popolare e chiacchierato d’Italia.
26 Aprile 2017

Il marchigiano di Senigallia Fabrizio Tarducci, in arte Fabri Fibra, è da qualche anno il rapper più popolare e chiacchierato d’Italia. Non è più un ragazzino: ha appena passato la soglia dei i fatidici anta e, come lui stesso afferma in apertura di questo suo nuovo lavoro, il rap è, almeno qui da noi, sostanzialmente una musica fatta da giovani per altri giovani. Da qui la domanda che il Nostro ci e si pone con una certa onestà: sono ancora in grado di farlo con credibilità?

Tutto sommato, a giudicare da queste sue nuove composizioni, la risposta è affermativa. Perché anche se Fenomeno non aggiunge granché a quanto di lui, nel bene e nel male, era ampiamente risaputo (molti luoghi comuni, semplicismi, e una buona dose di populismo nelle sue rime), qui aggiunge spezie e una certa profondità d’analisi che solo una certa età sa regalare. Non a caso questo è anche il suo primo album non marchiato dall’etichetta “explicit lyrics” che quasi sempre accompagna questo tipo di produzioni per allertare il pubblico circa contenuti troppo provocatori o vernacolari.

In questo senso l’efficacia di questo suo decimo album sta tutta nel saper fotografare con una certa efficacia una generazione – la sua, ovviamente, anche se i suoi fruitori sono in genere più giovani – che è cresciuta nel mito dell’adolescenza perenne, ancora non riesce ad emanciparsene, ma al contempo ne intuisce l’urgenza. Le sue nuove rappate stuzzicano qualche riflessione su “come va il mondo” odierno, e in particolare l’Italietta nostra. Peccato che i j-accuse servano a ben poco per migliorare davvero le cose; epperò l’inquietudine esistenziale che li pervade mi pare comunque offrano qualche spunto su cui riflettere.

Franz Coriasco