Punto di riferimento importante della canzone d’autore al femminile, la cantautrice romana ha alle spalle un curriculum di tutto rispetto. Dal debutto dei primi anni Ottanta, al grande successo del ‘86 quando conquistò per la prima volta l’attenzione generale col brano Le ragazze di Gauguin del ’86, fino alle più recenti apparizioni sanremesi.
Recentemente Grazia è tornata ad affacciarsi sulla ribalta italiana con questo nuovo Folli Voli il suo quindicesimo album. Undici nuove canzoni cantate in punta di voce, segnata da quel delicato intimismo che ha sempre costituito il tratto saliente del suo stile.
Mancava dai mercati da tre anni, e ha deciso di riapparire con un progetto piuttosto particolare: una raccolta di cover del repertorio internazionale, tradotte in italiano e interpretate alla sua maniera. Un album “geografico” l’ha definito, giacché pesca tra repertori diversi, e talvolta anche insoliti come quello israeliano o quello polacco. Traduzioni realizzate insieme a uno specialista come Alberto Zeppieri: “Senza tradire il significato originale – specifica – ma prestando più attenzione alla metrica, al suono. Un criterio semiotico, potremmo definirlo”.
Tra i brani presenti anche quello che dà il titolo all’intero lavoro, rifacimento della celebre Falling slowly di Glen Hansard, parte della colonna sonora del film del 2006 Once che Grazia interpreta in duetto con Ivan Segreto. L’unico inedito assoluto è invece Come la musica, composta da Bungaro.
Un bel disco “di passaggio”, nell’attesa del suo ritorno da cantautrice a tutto tondo, con un album, Ritratti, a cui sta già lavorando con la sorella Joanna.
(Franz Coriasco)
