UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

LUCA CARBONI: “Sputnik” (Sony Music)

Strana storia quella di questo ormai stagionato cantautore bolognese. Partito alla grande come uno dei nomi più promettenti degli anni Ottanta, poi, dopo un’effimera stagione tra i grandi, un periodo di stasi creativa ne ha drasticamente ridotto la popolarità fino a questi ultimi anni; e tuttavia con umiltà, cocciutaggine e costanza, Luca ha continuato a […]
2 Luglio 2018

Strana storia quella di questo ormai stagionato cantautore bolognese. Partito alla grande come uno dei nomi più promettenti degli anni Ottanta, poi, dopo un’effimera stagione tra i grandi, un periodo di stasi creativa ne ha drasticamente ridotto la popolarità fino a questi ultimi anni; e tuttavia con umiltà, cocciutaggine e costanza, Luca ha continuato a tener botta, fino a diventare un riferimento per parecchi giovani cantautori nostrani che oggi lo citano tra i loro modelli di riferimento.

In questo senso questo suo recente ritorno discografico ci svela un cantautore definitivamente ritrovato, capace di raccontare e raccontarsi con la verve dei suoi anni belli e quella vena da poeta-rock mai troppo geniale, ma sincero, onesto ed ispirato, capace spesso di dire cose importanti con parole semplici.

Musicalmente Sputnik suona fresco e moderno, con echi che spaziano dal reggaeton al brit-pop fino ai richiami ai nuovi nomi del cantautorato trendy nostrano, da Calcutta a Gazelle, chiudendo così un metaforico cerchio transgenerazionale: tanta elettronica, andamenti vagamenti dance, atmosfere perfette per funzionare in radio o per schizzare dagli ipod. Ben ritrovato dunque, e buon proseguimento…

(Franz Coriasco)