UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

BILLIE EILISH: “When we all fall asleep, where do we go?” (Interscope)

Se saprà resistere alle trappole del successo, avremo presto una nuova stella...
29 Aprile 2019

Ecco uno di quei personaggi da non perdere di vista. È giovanissima, istintiva, pura come un diamante grezzo. Billie Eilish Pirate Baird O’Connell, in arte semplicemente Billie Eilish, è nata a fine 2001 ad Highland Park, pittoresco quartiere perso nell'immensità di Los Angeles Est.

Figlia d’arte – è nata in una famiglia di attori e musicisti – ha iniziato a farsi le ossa nel Los Angeles Children’s Chorus, e già da ragazzina ha cominciato a scrivere canzoni, supportata dal fratello. Il debutto arriva nel 2016 con un singolo, cui seguì un ep, e all’inizio di quest’anno, il suo vero debutto con questo album che ha subito destato l’attenzione dei critici di mezzo mondo e di conseguenza quella dei mercati.

Affetta fin da bambina dalla Sindrome di Tourette (una malattia neurologica foriera di numerosi tic) l’ancor giovanissima Eilish colpisce per l’originalità di uno stile che a tratti ricorda il lirismo di Kate Bush, a tratti il minimalismo di Bjork e il gusto vintage di Dana Del Rey. Le piace mischiare: l’elettronica con l’ukulele e le chitarre acustiche, l’indie-pop con l’andamento naive di certe filastrocche infantili. Canta e scrive con la padronanza di una quarantenne, le sue canzoni possiedono il disincanto scorbutico di tanti coetanei, ma anche la capacità d’affascinare senza ricorrere ad alcun effetto speciale.

Lontana anni luce dagli stereotipi patinati di tante giovani popstar odierne, la Eilish offre canzoni tristi, e intrise di dolenze autobiografiche per certi versi imparentabili con quelle di un'altra Billie, l’indimenticabile Holiday, ma guarnendole spesso con una dose d’ironia che dribbla l’autocommiserazione. Se saprà resistere alle pressioni e alle trappole del successo, avremo presto una nuova stella a brillare nel cielo del music-business planetario. Per intanto questo sorprendente debutto appare tanto intrigante quanto promettente.

 

Franz Coriasco