UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

ROCCO HUNT: “Libertà” (Rca)

Rabbie e malinconie giovanili, umori agrodolci, calori, colori e leggerezze melodiche, tanto amore cantato...
16 Settembre 2019

Esploso come giovane virgulto della scena rap campana al Sanremo del 2014 (dove trionfò con Nu juorno buono), il ragazzotto è cresciuto, affinando via via il proprio stile e avvicinandosi sempre più al mainstream del pop italiota.
Questo suo quarto album, appena pubblicato e subito in testa alle classifiche nostrane, conferma quanto appena affermato. È – nelle intenzioni, ma non solo - l’album che ne certifica la definitiva maturità espressiva, e una personalità espressiva capace di maturare ed affinarsi ad ogni nuova tappa. Tra l’altro la paternità gli ha regolato nuove responsabilità e prospettive.
Classe 1994, salernitano, Rocco calca le scene fin da adolescente, ma ormai ha smesso i panni dell’enfant prodige del rap meridionalista e adesso collabora colleghi quotati e più stagionati come Neffa, J-Ax, Clementino e Achille Lauro, ma anche con giovani talentuose promesse che battono i suoi stessi sentieri di qualche tempo fa.
Rabbie e malinconie giovanili, umori agrodolci, calori, colori e leggerezze melodiche, tanto amore cantato, ma anche qualche scampolo para-sociologico dal quale s’intuisce la preoccupazione ma anche la speranza per la sua disastrata e meravigliosa terra e per l’Italia tutta.
Sedici nuove tracce per un disco onesto, sincero e pieno di buone idee, che si lascia alle spalle gli alti e bassi e i mezzi smarrimenti del passato e lascia ben sperare per un prosieguo di carriere all’altezza delle premesse e del suo indubbio talento.

Franz Coriasco