UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

MIKA: “My name is Michael Holbrook” (Republic)

Questo suo quinto album sottolinea, fin dal titolo, la necessità di ribadire al mondo l’uomo Michael più che la rockstar Mika.
28 Ottobre 2019

La simpatica e talentuosa popstar franco-libanese-britannica (ma adesso vive a Miami dove questo nuovo album è stato in gran parte costruito) è di nuovo sui mercati. Sulle scene dal 2007 (l’anno della fortunatissima Grace Kelly che l’impose al mondo), questo suo quinto album sottolinea, fin dal titolo, la necessità di ribadire al mondo l’uomo Michael più che la rockstar Mika. Con suo vero nome e cognome - cui in verità andrebbe aggiunto Pennyman Jr. - il Nostro ha sfornato una dozzina di potenziali nuove hit, che ribadiscono il suo straordinario talento melodico ed interpretativo.
Anche se stilisticamente presenta lievi differenze dai lavori precedenti, appare sempre più evidente che il Nostro è l’erede più credibile del grande pop d’autore moderno che ha in Elton John il suo padre fondatore.
Mika è indiscutibilmente un grande artista ormai entrato nel pieno della sua maturità stilistica ed espressiva. E questo, come lui stesso lo ha definito, è “un album gioioso nato dalla tristezza”: spensierato nella corteccia, ma riflessivo e a tratti autobiografico nella linfa e nelle radici. Sia come compositore che come interprete le nuove canzoni non svelano granché di nuovo, ma appaiono fin dai primi ascolti cariche d’appeal, energia, e forza ispiratrice. Da sottolineare che non solo un po’ di questo disco è nato in Toscana, ma contiene un brano intitolato Sanremo, e il singolo Tomorrow è uscito anche in versione italiana: a ribadire il legame fortissimo dell’artista con il nostro Paese dove tornerà a fine novembre per una serie di concerti.

Franz Coriasco