UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

ENNIO MORRICONE: “Famous Morricone soundtracks” (Umg)

Un maestro assoluto, uno dei pochi per cui era giustificato, già da vivo, l’appellativo di genio. Un artista capace di diffondere nel mondo l’ingegno italico nella sua massima espressione, un grande compositore e musicista capace di trasformare le colonne sonore da arte minore e accessoria qual era per tanti (lui compreso, all’inizio della sua carriera), […]
13 Luglio 2020

Un maestro assoluto, uno dei pochi per cui era giustificato, già da vivo, l’appellativo di genio. Un artista capace di diffondere nel mondo l’ingegno italico nella sua massima espressione, un grande compositore e musicista capace di trasformare le colonne sonore da arte minore e accessoria qual era per tanti (lui compreso, all’inizio della sua carriera), a nobile espressione creativa degna d’essere accomunata alla grande musica classica. Sono solo alcuni dei modi di suggellare quest’uomo tanto straripante nella creatività quanto poco appariscente nella vita privata; basti dire dell’epilogo della sua vita, che lui stesso ha voluto per pochi intimi “per non disturbare”.

Che mastro Ennio sia - oggi più che mai - una star planetaria lo certifica anche  l’aumento esponenziale degli streaming registratosi subito dopo la sua scomparsa: più 870% in poche ore su Spotify. E su questa piattaforma è reperibile anche questa sua antologia fresca d’assemblaggio, che in 64 frammenti propone il meglio del suo sterminato repertorio, anche se di raccolte ne esistono molte altre più o meno esaustive. Alcuni brani erano già leggenda: come Here’s to You  dal film “Sacco e Vanzetti” interpretata da Joan Baez o Once upon a time in the west che divenne la stupenda Your love con lo splendido testo scritto dalla moglie (e che qui compare nella splendida versione di nell’interpretazione di Dulce Pontes), e poi una sfilza di temi indimenticabili per pellicole a loro volta degne di trovar posto tra i capolavori del cinema, da “Giù la testa” a “C’era una volta il West”, da “Mission” a “Nuovo Cinema Paradiso” fino a “The Hateful Eight”, che gli valse il suo secondo Oscar nel 2016.

Un caposcuola inimitabile.

Franz Coriasco