UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Ancona, lingua dei segni, vocabolario di fraternità

L’Istituto superiore di Scienze religiose «Lumen Gentium» di Ancona, nell’ambito del biennio di laurea specialistica in Didattica della religione, attiva un corso di sensibilizzazione all’uso della lingua dei segni (Lis) e strategie per l’inclusione dei sordi nella parrocchia e nella scuola.
11 Gennaio 2012
L’Istituto superiore di Scienze religiose «Lumen Gentium» di Ancona, collegato alla Facoltà di Teologia della Pontificia Università Lateranense, nell’ambito del biennio di laurea specialistica in Didattica della religione attiva un corso di sensibilizzazione all’uso della lingua dei segni (Lis) e strategie per l’inclusione dei sordi nella parrocchia e nella scuola. «Il corso è rivolto agli studenti dell’Istituto che frequentano il biennio di specializzazione – evidenzia il preside Giancarlo Galeazzi – a catechisti, insegnanti di religione, insegnanti di sostegno, operatori pastorali, diaconi, sacerdoti che operano nel mondo della disabilità uditiva». Le iscrizioni sono già aperte per iniziare il 27 gennaio dalle 14.40 alle 19.30 presso la sede l’Istituto Superiore di Scienze Religiose in Ancona; le date successive sono 3, 10 febbraio, 9 e 16 marzo, 27 aprile, 11 e 18 maggio. Gli obiettivi del corso sono tre: l’apprendimento base della lingua dei segni italiana che favorisca la comunicazione con persone sorde segnanti e oraliste; in secondo luogo l’apprendimento base della grammatica della Lis e la conoscenza di base della storia, della lingua, della cultura e dell’educazione dei sordi; terzo obiettivo è lo studio dei documenti della Cei, sussidi per la pastorale e catechesi ai e con i sordi.

Seguiranno anche dei laboratori pratici e dell’apprendimento del lessico settoriale religioso. «L’attenzione ai metodi e ai linguaggi comunicativi nell’ambito delle Scienze religiose – prosegue Galeazzi – ha spinto l’Issr di Ancona a porre attenzione anche al mondo e alla cultura delle persone sorde come veri e propri destinatari dell’annuncio e uditori della Parola. Lo sforzo linguistico e didattico nasconde però una particolare attenzione pastorale e culturale della Chiesa verso chi si trova nella condizione di svantaggio uditivo nei confronti dell’evangelizzazione e pure è destinatario di questa. Così l’attenzione a mondo dei non udenti - conclude il preside - è il segno di una chiesa, una cultura e una università attenta agli ultimi». Per informazioni e iscrizioni www.teologiamarche.it/issr