UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Cremona: “STento a crederci”, speciale Papa

Come leggere la scelta di Papa Benedetto XVI di lasciare il pontificato? È per rispondere alla tante domande sulla storica decisione del Pontefice che gli Uffici diocesani per la Pastorale giovanile e le Comunicazioni sociali, insieme a TeleRadio Cremona Cittanova, hanno predisposto una puntata speciale di “STento a crederci”, il ciclo di trasmissioni web sulla fede dei giovani ideato in occasione dell’Anno della Fede. La trasmissione è visibile on-line dal portale diocesano www.diocesidicremona.it e sul sito internet www.otrinuovi.it, oltre che su you-tube
20 Febbraio 2013
Come leggere la scelta di Papa Benedetto XVI di lasciare il pontificato? È per rispondere alla tante domande sulla storica decisione del Pontefice che gli Uffici diocesani per la Pastorale giovanile e le Comunicazioni sociali, insieme a TeleRadio Cremona Cittanova, hanno predisposto una puntata speciale di “STento a crederci”, il ciclo di trasmissioni web sulla fede dei giovani ideato in occasione dell’Anno della Fede. La trasmissione è visibile on-line dal portale diocesano www.diocesidicremona.it e sul sito internet www.otrinuovi.it, oltre che su you-tube.

 
A cercare di fare chiarezza sul tanto dibattuto argomento don Paolo Arienti, docente di Ecclesiologia e responsabile della Federazione Oratori Cremonesi.
«Il Papa – spiega don Paolo Arienti – racconta con la sua stessa esistenza che il ministero, che è dono e compito, e non viene mai assorbito dalla persona, è “per il bene della Chiesa”. Non è un “simbolo vuoto”, una pura forma. E non coincide, nel suo esercizio concreto, con “la” vocazione». «Immaginare che la rinuncia papale – spiega l’ecclesiologo – sia un salvacondotto per altre rinunce, quasi una sorta di liberalizzazione delle vocazioni, è semplicemente assurdo. Per la natura stessa del ministero petrino. Per la non riducibilità della “vocazione” all’esercizio di “questo compito”. Vocazione è cosa ben più complessa e articolata: è decisione per il Signore, prima delle sue forme concrete; certo non mai senza di esse, ma con la certezza che queste possono cambiare. E di fatto cambiano dentro le dinamiche del corpo ecclesiale».
La trasmissione, che rispecchia, pur con maggior semplicità, il consueto format, è presentata da Mattia Cabrini; in studio anche Francesca Poli con alcuni giovani degli oratori di Cremona.