UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Festa diocesana al Boschetto

Ricorre domenica 12 maggio la 47esima Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, l'unica a essere stata istituita dal Concilio Vaticano II. “Reti Sociali: porte di verità e di fede; nuovi spazi di evangelizzazione” è il tema dell'edizione 2013. Nell’occasione l’Ufficio per le Comunicazioni sociali di Cremona promuove una giornata di festa e sensibilizzazione che, come ormai consuetudine, è ospitata in una delle parrocchie della diocesi. Quest’anno tocca alla comunità cittadina del Boschetto - unita pastoralmente a quella del Migliaro - guidata dal moderatore don Antonio Mascaretti e dal parroco in solido don Giampietro Rossetti.
10 Maggio 2013
Ricorre domenica 12 maggio la 47esima Giornata mondiale delle comunicazioni sociali, l'unica a essere stata istituita dal Concilio Vaticano II. “Reti Sociali: porte di verità e di fede; nuovi spazi di evangelizzazione” è il tema dell'edizione 2013, ma è anche il titolo del messaggio che Benedetto XVI ha scritto lo scorso 24 gennaio, festa di san Francesco di Sales, patrono dei giornalisti. Nell’occasione l’Ufficio per le Comunicazioni sociali diretto da don Claudio Rasoli promuove una giornata di festa e sensibilizzazione che, come ormai consuetudine, è ospitata in una delle parrocchie della diocesi. Quest’anno tocca alla comunità cittadina del Boschetto - unita pastoralmente a quella del Migliaro - guidata dal moderatore don Antonio Mascaretti e dal parroco in solido don Giampietro Rossetti.
«L’appuntamento, che ricalca lo schema delle “Giornate parrocchiali della comunicazione” riprese domenica scorsa al Cambonino – spiega don Claudio Rasoli –, data la significativa ricorrenza, è rivolto a tutti i giornalisti e a quanti per professione lavorano nell’ambito della comunicazione, unitamente a quanti nelle parrocchie operano in questo settore. Sarà l'occasione per conoscersi, incoraggiarsi e pregare gli uni per gli altri. Il compito che ci vede impegnati ogni giorno è quanto mai delicato e importante».
«La Chiesa cremonese – continua il direttore dell'Ufficio diocesano per le comunicazioni sociali – crede molto in questo settore e per i suoi mass-media ha investito tanto sia in termini di risorse che di persone. Essa è consapevole che la comunicazione è fondamentale per creare comunione tra le persone e tre le diverse realtà ecclesiali, per promuovere e approfondire la verità, per arricchire culturalmente l'uomo, per difendere la dignità e i diritti di ogni persona. Comunicare è una grande opera di carità, perché è necessario dare da mangiare all'affamato, ma è altrettanto importante offrire alle persone un metro per giudicare la realtà che le circonda. L'ignoranza o la disinformazione sono spesso un ostacolo alla piena realizzazione dell'uomo».
La giornata inizierà alle 10.30 con la Messa nella chiesa parrocchiale di S. Maria Annunciata. Al termine, in uno stand allestito sul sagrato, saranno presentati i mass-media diocesani: il settimanale “La Vita Cattolica”, RCN-Radio Cittanova, il programma televisivo “Giorno del Signore” e il portale www.diocesidicremona.it, oltre ai libri editi della NEC-Nuova Editrice Cremonese e ai dvd prodotti da TeleRadio Cremona Cittanova. Inoltre sarà dato spazio agli strumenti di comunicazione ecclesiale nazionali: il quotidiano “Avvenire” (che ogni domenica riporta un’intera pagina di notizie dalla diocesi di Cremona), il circuito di radio InBlu e TV2000. Allo stand ci si potrà anche abbonare a “Vita Cattolica” o “Avvenire” approfittando di prezzi vantaggiosi.
A tutti i partecipanti sarà omaggiata una copia del settimanale diocesano “La Vita Cattolica” e del messaggio di Benedetto XVI.
Principalmente sono tre gli obiettivi delle Giornate parrocchiali della comunicazione: far conoscere i media cattolici, formare nei cristiani uno spirito critico con il quale approcciarsi ai mezzi di comunicazione cosiddetti “laici” e promuovere la figura dell’animatore della cultura e della comunicazione, un vero e proprio ministero ecclesiale che si affianca a quello dell’educatore e del catechista.