Sono quattro le diocesi che ieri hanno festeggiato la Giornata di Avvenire: Catanzaro-Squillace, Parma, Lodi e Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi. Altrettante pagine speciali sono state diffuse localmente per promuovere l’evento.
Quella di Catanzaro-Squillace «apre» proprio con una riflessione sul quotidiano proposta dall’arcivescovo Antonio Ciliberti. «Avvenire – scrive il presule – è uno strumento assai utile in ordine all’evangelizzazione della cultura e all’inculturazione del Vangelo, attraverso lo sforzo di permeare la cultura con i valori trascendenti, che non mortificano l’uomo, ma lo esaltano, rendendolo capace di autodeterminarsi, usando bene la libertà di cui è dotato... Avvenire con il suo modo di fare informazione ci aiuta a conoscere la storia alla luce della verità del Vangelo».
Dalla Calabria all’Emilia: Parma , dove il vescovo Enrico Solmi accosta l’opera di Avvenire a quella del settimanale diocesano Vita Nuova.
Per il pastore, si tratta di strumenti che, «come ha richiamato Benedetto XVI» l’8 dicembre, «ci aiutano a vincere quella forma di 'inquinamento dello spirito' che rischia di farci smarrire i volti delle persone. Un’impresa alta, che coinvolge chi fa il giornale, chiamato ad esprimere amore alla persona, alla società, fede e senso di Chiesa. Ma anche animatori pastorali, catechisti… tutti coloro che vogliono andare oltre un’informazione scontata e acquisire uno sguardo più acuto, capace di interpretare la realtà, senza fermarsi alle apparenze».
Anche nella diocesi lombarda di Lodi si celebra la Giornata. Nella riflessione del vescovo Giuseppe Merisi si legge: «Il servizio di un’informazione ispirata dal Vangelo e rispettosa della dignità della persona si colloca nella scia delle azioni positive che la Chiesa pone in essere per l’edificazione di una società più giusta. Ritengo sia un dovere fondamentale, nel nostro contesto non sempre sensibile al tema del rispetto e dell’accoglienza delle differenti opinioni, promuovere nella comunità cristiana una maggiore sensibilità sul tema della comunicazione sociale, affinché tutti si sentano impegnati nel servizio alla verità».
Una domenica dedicata ad Avvenire anche nella diocesi pugliese di Molfetta-Ruvo-Giovinazzo-Terlizzi dove il vescovo Luigi Martella analizza il decadimento dei costumi alla luce delle proposte dei media: «Da anni – scrive – gli autori di certe trasmissioni o reality, i redattori di certa stampa, riducono la notizia a gossip e in genere il clima perverso e sempre un po’ sessuomane di tanti personaggi dello spettacolo contribuisce in maniera determinante e scellerata all’imbarbarimento dei costumi. È una gravissima responsabilità morale. Una tale situazione – scandisce il presule – rende ancora più prezioso il servizio di Avvenire».