«Abbiamo scelto la più nota immagine della Cappella Sistina per sottolineare che la comunicazione è sempre una relazione tra sguardi». Così don Ivan Maffeis, vicedirettore nazionale dell’Ufficio comunicazioni sociali della Conferenza episcopale italiana, ha presentato venerdì scorso la locandina del convegno «Testimoni digitali», richiamando il collegamento con il messaggio del Papa per la prossima Giornata mondiale delle comunicazioni sociali «rivolto più al cuore del credente che alla mano dell’operatore». Parlava agli ex colleghi direttori dei 17 settimanali diocesani del Nord Est, convenuti a Motta di Livenza, in provincia di Treviso, presso il santuario mariano e francescano che celebra i 500 anni con ricche iniziative, illustrate con un esemplare documentario in dvd. Si è trattato del periodico incontro delle redazioni dedicato alla situazione della famiglia nel Triveneto, con l’analisi del sociologo Vittorio Filippi e un confronto sulla presenza nel Web, finora molto variegata e anche disomogenea a testimonianza di un’esperienza online per alcuni ancora molto sperimentale, per altri già consolidata.
«In sintonia col convegno di Roma ci interroghiamo sulla nostra offerta multimediale», ha sottolineato don Bruno Cescon, delegato regionale della Federazione italiana settimanali cattolici, ricavando da una prima ricognizione sui siti dei vari settimanali, avviata dalla redazione de «L’Azione» di Vittorio Veneto, lo spunto per ulteriori sviluppi. «Nella convinzione – si è detto – che la vera condivisione di scelte e contenuti nella rete, parte da una reale collaborazione fra le redazioni dei giornali cartacei».
