UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Melfi: da “Testimoni digitali” una nuova scossa

Dal 30 gennaio la diocesi lucana di Melfi-Rapolla-Venosa ha una pagina mensile su Avvenire. Se ne parlava da tempo e l’entusiasmo certo non mancava, ma le difficoltà da superare, per una piccola diocesi di 90.000 abitanti e 33 parrocchie, non erano poche.
2 Febbraio 2011
Dal 30 gennaio la diocesi lucana di Melfi-Rapolla-Venosa ha una pagina mensile su Avvenire. Se ne parlava da tempo e l’entusiasmo certo non mancava, ma le difficoltà da superare, per una piccola diocesi di 90.000 abitanti e 33 parrocchie, non erano poche. Dopo un periodo di incontri, scambio di opinioni e verifiche con lo staff del quotidiano, si è dato il via all’iniziativa che ha coinvolto i membri dell’Ufficio per le Comunicazioni sociali e la redazione del periodico diocesano. Sostenuti dal vescovo Gianfranco Todisco, che non ha mancato di sottolineare l’importanza di Avvenire quale «valido mezzo di comunicazione che, oltre a dare la notizia, permette di approfondire con commenti e riflessioni e, nel nostro caso, di raggiungere anche coloro che normalmente non frequentano la parrocchia», abbiamo reso operativa l’iniziativa che ha riscontrato consensi sia nel mondo ecclesiale - sacerdoti laici impegnati, associazioni e organismi di curia - , sia fra gli operatori dei mass-media locali che hanno già fatto pervenire il loro l’apprezzamento. La pagina di Avvenire va ad aggiungersi agli altri mezzi di comunicazione già presenti in diocesi, quali Radio Kolbe, gestita dai frati francescani con il sostegno e la collaborazione della diocesi, il bimestrale diocesano La Parola e il sito web, www.diocesimelfi.it, quotidianamente aggiornato e recentemente rivisto anche nei contenuti e nella veste grafica. La diocesi di Melfi-Rapolla-Venosa, ulteriormente stimolata dalle proposte emerse dal convegno nazionale di aprile scorso, 'Testimoni digitali', ha intrapreso un cammino di evangelizzazione anche attraverso i mezzi di comunicazione sociale fra i quali Avvenire che, con la pagina diocesana, occupa un posto preminente. In tal modo si vogliono affrontare le 'sfide' del nostro tempo, particolarmente quella educativa, affinché la solidarietà, il servizio, l’accoglienza, possano trovare casa tra la gente della nostra Chiesa locale, consapevole, come ama ripetere il vescovo, «del potere che i processi mediatici hanno di influenzare i comportamenti delle persone».
 
di Tonio Galotta,
Direttore Ufficio diocesano Comunicazioni sociali