UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Contro il colonialismo digitale. Istruzioni per continuare a leggere

Il libro di carta è assolutamente insostituibile dal punto di vista cognitivo, perché protegge e non aggredisce la nostra risorsa mentale più preziosa: l’attenzione.
17 Agosto 2014

«Il libro di carta è morto». Non è vero. Ma la lettura è stata rubata. Dobbiamo ora capire quali conseguenze ci sono per chi legge, e come fare per riconquistarla. Chi scrive, produce, vende, legge e fa leggere libri oggi si pone mille domande: l’accelerazione tecnologica sta rendendo obsoleto il libro di carta? Uccide l’idea stessa di libro? E cosa accade nella scuola? Ad esempio, bisogna far acquistare alla propria scuola un tablet per ogni alunno? Le discussioni sono concitate, intervengono ministri affrettati e coloni digitali zelanti pronti a sostenere qualsiasi novità tecnologica. Fioccano le immagini di una nuova generazione a suo agio con lo schermo tattile e l’indice sfiorante, che se pur sarà refrattaria alla lettura avrebbe nuove competenze digitali, tra le quali la capacità di navigare distribuendo l’attenzione su molti schermi. Questo libro sostiene alcune tesi controverse (ma anche di buon senso): che i cosiddetti nativi digitali non esistono e che se veramente esistessero la scuola farebbe meglio ad aiutarli a guardare fuori degli schermi; che non c’è un sostituto elettronico dell’insegnante; e soprattutto che il libro di carta sarà pure a rischio commerciale a causa del suo cugino elettronico, ma è assolutamente insostituibile dal punto di vista cognitivo, perché protegge e non aggredisce la nostra risorsa mentale più preziosa: l’attenzione.
 
 
 
 
 
 
Contro il colonialismo digitale. Istruzioni per continuare a leggere
Autore: Roberto Casati
Editrice: Laterza
Pagine: 142
Prezzo: 15.00 Euro