UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

CURTIS JONES & THE GOSSIP TERRORISTS: “The assassination of Alabama Whitman” (Discipline)

A dispetto del nome del gruppo e del titolo di questo loro album di debutto, questa band è partenopea.Non si direbbe: perché le canzoni del giovane Curtis Jones e dei suoi sodali evocano, per molti versi, una sorta di suggestivo incrocio stilistico tra David Bowie e Nick Cave. Del mitico Duca Bianco ricordano l’attitudine dandy […]
25 Gennaio 2010
A dispetto del nome del gruppo e del titolo di questo loro album di debutto, questa band è partenopea.
Non si direbbe: perché le canzoni del giovane Curtis Jones e dei suoi sodali evocano, per molti versi, una sorta di suggestivo incrocio stilistico tra David Bowie e Nick Cave. Del mitico Duca Bianco ricordano l’attitudine dandy e l’immediatezza di certo fashion-pop molto anni ‘80, del secondo la tenebrosità del timbro, e le stesse propensioni per le murder ballads. A completare il quadro sonoro anche l’energia chitarristica e rockettara che riporta alla mente i primi U2 e i Simple Minds, qualche spruzzata glam e un po’ di new-wave.
Tutto questo per dire che i giovanotti napoletani non inventano nulla, ma che questo prodotto (di)mostra fin dal primo ascolto d’avere ha dignità, cura del dettaglio, e personalità bastante per reggere il confronto con ben più blasonate griffe internazionali:n una band da tener d’occhio dunque, a dimostrazione che ormai il rock -anche quello italiano- è ormai un genere perfettamente cosmopolita, sia sotto il profilo stilistico che geo-sociologico.
(Franz Coriasco)