UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

ED SHEERAN “X” (Atlantic)

Pur essendo cresciuto ascoltando le acrobazie vocali di Van Morrison, il giovane Edward sembra piuttosto vicino all’intimismo di un Damien Rice: solo un pelo meno carismatico nell’impatto, ma in compenso ben più predisposto a conquistare le masse; non a caso la strategia sottesa da questo suo second-out, si dimostra di natura decisamente alchemica: come dire che le canzoni risultano un mix ammaliante di soul-pop modernista, cadenze da balladeer d’atmosfera, e spezie hip-hop.
9 Settembre 2014
             Ha appena ventitre anni e questo è solo il suo secondo album, ma il giovinotto del Suffolk è già una star planetaria.
L’estate in corso l’ha visto arrampicarsi in cima alle classifiche d’Occidente grazie a qualche singolo assemblato mettendo insieme l’estroversione del pop, una personalità dagli accenti fortemente cantautorali, e un falsetto ben dosato.
Il Nostro, pur essendo cresciuto ascoltando le acrobazie vocali di Van Morrison, sembra piuttosto vicino all’intimismo di un Damien Rice: solo un pelo meno carismatico nell’impatto, ma in compenso ben più predisposto a conquistare le masse; non a caso la strategia sottesa da questo suo second-out, si dimostra di natura decisamente alchemica: come dire che le canzoni risultano un mix ammaliante di soul-pop modernista, cadenze da balladeer d’atmosfera, e spezie hip-hop.
Epperò il giovane Edward ha recentemente dimostrato anche una certa sensibilità sociale, cooperando a diverse iniziative umanitarie: speriamo che il clamoroso successo ottenuto non ne smorzi gli ardori, ma gli consenta anzi ulteriori rilanci.
(Franz Coriasco)