UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

GHALI: “DNA” (Atlantic)

Ghali Amdouni mette in scena le inquietudini dei millenial, filtrati dalla sua autobiografia...
9 Marzo 2020

Il pop ai tempi del coronavirus non è poi diverso da quello solito. È vero, in Italia in testa alle classifiche di vendita c’è un disco per bambini, quello dei Me Contro Te (star adolescenti di YouTube), ma per il resto a dominare la scena, oltre a qualche reduce sanremese, c’è la solita infilata di rappers.

A cominciare dall’ormai lanciatissimo Ghali, sui mercati col nuovo album DNA. Milanese, figlio di tunisini emigrati, sulle scene dal 2011, dichiara come maestri di riferimento Michael Jackson, Stromae e Jovanotti.

In questo suo secondo capitolo discografico (un passaggio sempre delicato per tutti)  l’hip-hopper ventisettenne offre un’ipotesi assai poppeggiante di rap contemporaneo, tracimante di rime abrasive ma spesso banalotte.

Ghali Amdouni, cresciuto in periferia, in quel di Baggio, mette in scena le inquietudini dei millenial, filtrati dalla sua autobiografia: un’adolescenza non facile, improvvisamente decollata verso l’olimpo delle stelle dello show-business; un passaggio estremo, rapidissimo e dunque ancor più difficile da gestire. Per intanto ci sono queste nuove canzoni, piacenti e piacionissime, e l’aria spensierata che tracima dai solchi. Amazon vende il disco autografato a 69 euro (!) a sottintendere l’intenzione del giovanotto di monetizzare in ogni modo il momento d’oro che sta attraversando.  È chiaro che il Nostro punta al bersaglio grosso, con la malcelata speranza d’arrivare a lasciare il segno anche sui mercati internazionali. Presto sapremo se l’ambizione era giustificata.

Franz Coriasco