Non è certo un buon periodo per le rockstar straniere in Italia, se è vero che a troneggiare le classifiche di vendita sono gli artisti nostrani – dell’area hip-hop per lo più – e che gli unici album stranieri nei primi venti posti sono due colonne sonore: quella del film sui Queen e A Star in Born di Lady Gaga, in corsa per gli Oscar. Per trovare il primo vero album straniero tocca scendere al gradino n°23 dov’è attualmente collocato Origins, quarto album in studio degli statunitensi Imagine Dragons.
Il quartetto di Las Vegas è da qualche anno una delle presenze più significative del pop-rock planetario; una realtà che trova la sua naturale spiegazione nella bella voce del leader Dan Reynolds e nell’immediatezza d’impatto delle loro canzoni, in quella loro tipica alchimia fra electropop e indie-rock acusticheggiante. Una formula tutt’altro che innovativa, ma senza dubbio apprezzabile da quanti sono ormai annoiati dagli stereotipi del rap e del neo rhythm’n’blues odierni.
Canzoni energetiche, intervallate qua e là da qualche episodio più intimista e sognante: Niente di memorabile, ma tutto rotola bene, ed ogni ingrediente – dettagli compresi – è dosato nella ricetta con la precisione di chi sa d’avere un blasone da tutelare.
Franz Coriasco