In queste settimane in cui il music-business ha giocoforza diradato le uscite di nuovi album, ci sono infinite possibilità di andare a scoprire o riscoprire un’infinità di gioielli dimenticati.
È il caso di questo splendido debutto, targato 1971, firmato da uno dei più carismatici e sottovalutati cantautori statunitensi. John Prine era stato scoperto da Kris Kristopherson ed era uno dei pochi cantautori amati da un certo Bob Dylan: ma ha attraversato il tempo snobbato dai più e solo di recente la sua scomparsa per coronavirus ha riportato un po’ d’attenzione su questo menestrello dalla penna acuta e dalla voce nasale che l’aveva fin da subito fatto assimilare al suo ben più illustre maestro.
Non esiste che io sappia un’antologia esaustiva della sua produzione: 25 album in tutto in quasi cinquant’anni di carriera; il suo ultimo album The Three of Forgiveness risale al 2017. Ma in questo suo esordio c’era già tutto il suo stile: un country-folk d’autore di chiara matrice dylaniana; e qui troverete anche quella che resta a tutt’oggi la sua canzone più famosa ed amata, la splendida ballata Angel from Montgomery. Agli amanti del genere consiglio anche l’eccellente Bruised Orange uscito nel 1978.
Anche se vistosamente invecchiato John era ancora voglioso e dinamico, e fa una struggente tenerezza trovare ancora sul suo sito le date che aveva in programma per il suo tour dei prossimi mesi.
Ciao John, a noi vecchietti mancherai parecchio.
Franz Coriasco