UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

MADELEINE PEYROUX: “The blue room” (EmArcy)

Madeleine è una delle migliori interpreti del jazz-pop contemporaneo. In questo suo settimo album dimostra tutte le sue doti di eleganza, ma anche la sua capacità di vestire a nuovo i vecchi classici del pop.
6 Maggio 2013
Nativa di Athens in Georgia, la dolce trentanovenne Madeleine è una delle migliori interpreti del jazz-pop contemporaneo.
In questo suo settimo album dimostra tutte le sue doti di eleganza, ma anche la sua capacità di vestire a nuovo i vecchi classici del pop, spaziando dagli anni Cinquanta ai Settanta. Un suadente cross-over stilistico che trova il suo principale riferimento nel Ray Charles dei primi anni Sessanta, quando The Genius sapeva fondere in modo mirabile il country dei bianchi col soul deigli afroamericani.
La Peyroux, che da tempo vive e lavora a Parigi, ha nella voce un che di felpato che l'avvicina alla mitica Billie Holiday, ma anche la personalità di una song-writer dei nostri tempi. E in effetti le cover cantautorali non mancano, da Bird on a wire di Leonard Cohen, a Guilty di Randy Newman.
(Franz Coriasco)