UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

MIMMO LOCASCIULLI: “Piccoli cambiamenti” (Hobo – Believe Digital)

Una carriera onesta e prestigiosa, diluita nel tempo per non sottomettersi troppo agli imperativi dei mercati e per privilegiare, invece, i propri ritmi e la propria ispirazione.
18 Aprile 2016

Un doppio cd per festeggiare i primi quarant’anni (di carriera), di uno dei grandi protagonisti della cosiddetta “scuola” cantautorale romana.
Locasciulli, abruzzese di nascita e romano d’adozione, classe 1949, è chirurgo di professione, e ha iniziato a farsi notare come cantautore nel lontano 1975, nel mitico Folkstudio dove già erano decollate la carriere di Venditti e De Gregori.
Una carriera onesta e prestigiosa, diluita nel tempo per non sottomettersi troppo agli imperativi dei mercati e per privilegiare, invece, i propri ritmi e la propria ispirazione. In questo suo venticinquesimo album lo stagionato Mimmo offre un solo inedito (la title-track d’apertura), ma anche un bel po’ di splendidi duetti che certificano anni di amicizia, collaborazioni, nonché la stima di cui tuttora gode nell’ambiente, e anche il suo eclettismo: c’è un rocker come Ligabue e l’eterea Gigliola Cinquetti, l’amico De Gregori e un rapper come Frankie Hi-nrgy, Enrico Ruggeri e Alessandro Haber.
Un gran bel disco, che sicurerà farà emergere tanti dolci ricordi nei vecchi aficionados, ma in grado di stuzzicare anche le giovani orecchie del nuovo millennio. Buon proseguimento dunque a questo grande artista (una via di mezzo tra il primo Tom Waits e un Jackson Browne in salsa mediterranea), che meriterebbe davvero di ritrovare, dopo un silenzio durato sette anni, l’ebrezza delle grandi platee. (Franz Coriasco)