UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

NICCOLO’ FABI: “Tradizione E Tradimento” (Polydor)

Un disco bellissimo, pieno di poesia, di squisita umanità, di lucida sensibilità...
4 Novembre 2019

Un disco bellissimo, pieno di poesia, di squisita umanità, di lucida sensibilità nel raccontare se stesso e il mondo che gli – e ci - gira intorno. le sue flebili speranze, i disincanti, e i suoi smarrimenti. E’ il ritorno di una delle voci più talentuose e personali della nostra scena cantautorale, e da molti anni ormai.
Già il titolo della splendido singolo guida, Io sono l’altro, apre a un’infinità di spunti, anche di riflessione (ché quelle di Niccolò sono davvero “canzoni per pensare”, come direbbe la Mannoia): sincere, originali, e potenti senza bisogno di ricorrere ai coriandoli degli slogan o alle zavorre della retorica intellettuale.
Arrivato a tre anni dal precedente questo suo undicesimo album offre trentasette minuti di musica e parole, suddivisi in nove tracce. “La potenza dell’eterno dentro il quotidiano” canta in Scotta che apre il lavoro, e anche questo verso aggiunge suggestioni e chiavi di lettura, sugli umori e le ricerche interiori di quest’uomo-artista che tante ne ha viste, patite (a cominciare dalla scomparsa di una figlia per meningite a soli 22 mesi), e conquistate. Questo suo ritorno ci dice innanzi tutto che il cantautore romano ha ancora lo smalto e l’ispirazione della giovinezza, pur avendo ormai superato la cinquantina, e che abbiamo ancora bisogno di lui, delle sue intuizioni in forma di canzoni.
Musicalmente le sue sono ballate minimaliste, a mezza via tra l’elettronico e l’acustico, sorrette per lo più dal pianoforte, e poco altro. Del resto quando si hanno buone idee, non serve altro che la forza di darle vita.

Franz Coriasco