UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

“Siate voce dei più deboli!”

Così il Card.Sepe durante la celebrazione eucaristica: "Oggi Cristo parlerebbe attraverso internet. I giornalisti siano portavoce dei disagi dei più deboli. Rispettare la dignità delle persone"
27 Gennaio 2014

''Se Cristo fosse nato oggi avrebbe certamente comunicato attraverso internet''. Lo ha detto l'Arcivescovo di Napoli, il Cardinale Crescenzio Sepe, durante l'omelia pronunciata nella Messa celebrata per i giornalisti nella Cappella dell'Episcopio, nel giorno della ricorrenza di San Francesco di Sales.
Sepe ha parlato dei nuovi mezzi di comunicazione che possono raggiungere tutti ma anche delle grandi responsabilità che hanno i comunicatori. ''La vostra missione - ha detto l'Arcivescovo rivolgendosi ai numerosi giornalisti presenti - è quella di avere sempre un’apertura all'universalità, trasmettendo sempre la verità. Da qui l’appello ai giornalisti ad operare con responsabilità, rispettando sempre e fino in fondo la dignità delle persone. Alla messa hanno preso parte, tra gli altri, il presidente dell'Ordine dei Giornalisti della Campania, Ottavio Lucarelli, il presidente dell'Ucsi Campania, Pino Blasi, il vicedirettore per il Sud del Tgr Rai, Carlo Verna,il responsabile della Struttura Rai Vaticano, Massimo Milone, i responsabili delle comunicazioni dell’ArcidiocesidiNapoli.
Quello dei giornalisti è un compito necessario  e importante, quando essi si fanno portavoce dei disagi della gente e dei più deboli, ha detto l'Arcivescovo di Napoli a margine della celebrazione. ''Voi dovete collaborare alla crescita e alla maturazione della comunità civile e sociale'', ha proseguito il cardinale Sepe. “Dovete essere specchio della realtà”, affinché il bene venga proposto nella sua interezza e le cose che non vanno bene siano segnalate ai responsabili per trovare le soluzioni adeguate.