Concetti densissimi e collegamenti ipertestuali degni di noi, moderni testimoni digitali che abitiamo un universo mediatico in continua evoluzione. Conservare un ricordo del convegno Cei che valga come vademecum per il mestiere giornalistico nasce dal cuore. A partire da quel link con la Cappella Sistina, divenuto prima logo e poi suggestivo ambiente di incontro e apprendimento. «Testimoni digitali» era un evento carico di aspettative, specie per chi, come me, non aveva vissuto la 'sorpresa' di «Parabole mediatiche» otto anni fa. Ora è il tempo della conferma. «Dal mezzo siamo passati al soggetto», ai testimoni appunto, per adoperare le parole di monsignor Celli. E questo, tra i tanti, mi è sembrato il messaggio più incisivo: un invito a realizzare una 'vocazione', prima che una professione, dove l’uomo è al centro ed è capace di comunicare con l’anima.
Francesca Cipolloni, Macerata