UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Umbria: diocesi insieme per fare cultura

Mons. Pompili ha inaugurato il corso di formazione sulla co­municazione della Chiesa umbra dal titolo 'Conosce­re per comunicare', che si tiene ad Assisi, nel Semina­rio regionale, dallo scorso ottobre a marzo 2011.
10 Novembre 2010
«Il vostro corso è l’i­nizio di un per­corso unico in questa fase post 'Testimoni digitali' nel panorama na­zionale della comunicazio­ne ecclesiale. Dai nomi dei relatori (tra questi c’è Joa­quín Navarro-Valls, ndr) e dagli argomenti che essi af­fronteranno ci sarà molta carne a fuoco». A sottoli­nearlo è stato monsignor Domenico Pompili, sotto­segretario e direttore del­l’Ufficio comunicazioni so­ciali della Cei, nell’avviare il corso di formazione sulla co­municazione della Chiesa umbra dal titolo 'Conosce­re per comunicare', che si tiene ad Assisi, nel Semina­rio regionale, dallo scorso ottobre a marzo 2011.
Nove incontri per offrire strumenti di conoscenza e gestione dei processi della comunicazione della Chie­sa. Il corso vuol dare vita a un progetto, che è stato spiegato da monsignor Elio Bromuri, direttore della Commissione Ceu per le Comunicazioni sociali: «Promuovere la costruzio­ne di un modello operativo regionale di comunicazio­ne che tenga conto della va­rietà e complessità del fe­nomeno». Nel citare più volte il Diret­torio sui mezzi della comu­nicazione, Pompili ha evi­denziato come questo do­cumento Cei «segna un cambiamento nel mondo dei media, perché non sia­mo noi ad utilizzare i media ma i media che utilizzano noi». Soprattutto si è soffer­mato su quanto la Chiesa, nel comunicare, ha dovuto tenere conto di tre fattori: «Messaggio, mezzo e conte­sto culturale. Tre elementi che vanno visti in connes­sione affinché la comunica­zione possa essere fattore di evangelizzazione». Infine, monsignor Pompili, ricor­dando uno scritto del so­ciologo Henry Jenkins, si è soffermato su 8 aspetti uti­li a un efficace piano inte­grato delle comunicazioni: «Innovazione, convergenza, quotidianità, interattività, partecipazione, globalità, generazionalità, inegua­glianza ». Il corso è lo sviluppo di un progetto unitario che le 8 diocesi dell’Umbria hanno avviato nel 1953, con la creazione di un unico setti­manale, La Voce. Poi, nel 2000 è nata Umbria Radio dall’incontro di più emit­tenti diocesane, nel 2006 il portale chiesainumbria.it e, sei mesi fa, l’Ufficio stampa della Ceu. Prossimo incontro il 19 no­vembre su 'Chiesa e comu­nicazione: perché e come', al quale interverranno monsignor Giuliodori, ve­scovo di Macerata e presi­dente della Commissione Cei per le Comunicazioni sociali e Michele Sorice del­l’Università Luiss.