UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Urbino “battezza” il Museo con una pagina speciale su Avvenire

L’inaugurazione del Museo diocesano 'Albani' di Urbino, sabato 20 marzo, è stata accolta con molta partecipazione. C’era una particolare attesa, rappresentata da 3 anni di lavori, fra la cattedrale e l’episcopio, scanditi dall’impegno dell’arcivescovo di Urbino-Urbania-Sant’Angelo in Vado, Francesco Marinelli.
24 Marzo 2010
L’inaugurazione del Museo diocesano 'Albani' di Urbino, sabato 20 marzo, è stata accolta con molta partecipazione. C’era una particolare attesa, rappresentata da 3 anni di lavori, fra la cattedrale e l’episcopio, scanditi dall’impegno dell’arcivescovo di Urbino-Urbania-Sant’Angelo in Vado, Francesco Marinelli che ha voluto riaprire un museo prestigioso con una proposta in linea con un decennale lavoro pastorale aperto al mondo universitario, ai beni culturali ecclesiastici, alla città. Insomma, negli intendimenti del presule occorre andare oltre il museo e compiere un’opera di formazione permanente della bellezza che si lega alla fede della città che recupera le sue radici cristiane e che sa accogliere nella luminosità del suo sistema museale i visitatori, i cittadini, i giovani, gli studiosi, i tecnici delle istituzioni culturali. I mass media hanno sostenuto l’iniziativa, in particolare il settimanale diocesano 'Il nuovo amico' e 'Avvenire' che ha diffuso una pagina speciale che ha messo in luce, tra l’altro, il legame fra Chiesa, Sovrintendenze territoriali e Comune al fine di illustrare il particolare momento progettuale urbinate dei grandi eventi, iniziato con la mostra 'Raffaello e Urbino' nel 2009.

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