UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Cineforum: ci vuole un master!

Il 19 ottobre all’Università Cattolica parte il corso avanzato di metodologia del cineforum nella Sala della comunità, organizzato dalla Formazione permanente dell’ateneo e dall’Acec, in collaborazione con l’Ufficio per le comunicazioni sociali della diocesi di Milano.
15 Ottobre 2013
Sono figure essenziali all’interno di una parrocchia. Perché hanno un compito educativo e formativo di grande responsabilità. Per tali ragioni devono avere caratteristiche polivalenti e a 360 gradi: passione, competenze, cultura, spirito critico, capacità di leggere oltre la trama di un film ed essere in grado di stimolare il pubblico alla riflessione. Sono gli animatori del cinema delle Sale di comunità.
Proprio con l’obiettivo di istruire nuovi operatori pronti a svolgere questo servizio prezioso, sabato all’Università Cattolica partirà il corso avanzato di metodologia del cineforum nella Sala della comunità, organizzato dalla Formazione permanente dell’ateneo e dall’Acec (Associazione cattolica esercenti cinema), in collaborazione con l’Ufficio per le comunicazioni sociali della diocesi di Milano. Si tratta di una sorta di «master» a cui sono ammessi a partecipare coloro che hanno frequentato i primi due corsi di introduzione al cineforum che si erano tenuti lo scorso anno o chi, comunque, ha già acquisito in precedenza un bagaglio di competenze simili. «Negli ultimi anni il numero di persone che hanno partecipato alle attività proposte nelle Sale della comunità è cresciuto – spiega don Gianluca Bernardini, coordinatore del corso, collaboratore dell’Ufficio comunicazioni sociali della arcidiocesi ambrosiana e incaricato di seguire gli aspetti pastorali delle Sale della comunità –. È la dimostrazione che la gente, pur nell’era delle tecnologie e del Web, ha una gran voglia di ritrovarsi e condividere. E questi ambienti rappresentano un luogo e uno spazio in cui, anche se non si annuncia direttamente il Vangelo, comunque si possono trasmettere quei valori che in un certo senso profumano di fede e umanità». Il successo di questa formula comunitaria di visione di un film sul grande schermo ha spinto a investire nella formazione di nuovi animatori: «Devono essere persone con un approccio culturale-valoriale di alto livello e capaci di fornire indicazioni per una lettura pastorale di un film», aggiunge il sacerdote. Le lezioni si terranno sabato e il 26 ottobre (dalle 9-12.30) e il 9 e 16 novembre (ore 9-12.30 e 14.30-17.30). Tra i relatori ci sono Aldo Grasso e Ruggero Eugeni, docenti dell’Università Cattolica. «Dal punto di vista formativo si insisterà molto anche sulle potenzialità della Rete – aggiunge Massimo Scaglioni, esperto di comunicazione e spettacolo e coordinatore del corso assieme a don Bernardini –, perché il Web (oltre che per la selezione delle fonti) per un animatore del cinema può essere il canale ideale affinché il dibattito sul film non si esaurisca nella serata della visione ma continui nei giorni successivi. Inoltre sono in programma lezioni di psicologia e prove pratiche per testare l’apprendimento degli aspiranti animatori». L’esperienza, comunque, proseguirà anche al termine del corso. Da gennaio, infatti, è previsto un periodo di tirocinio, in affiancamento, in alcuni cineforum delle Sale della comunità della diocesi di Milano e al termine del quale si avrà la possibilità di ottenere un attestato. Con il «patentino» in tasca, l’avventura da animatore può proseguire...