UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Mazara: “Condividere” per parlare alla gente

Testi brevi, molto colore, tante foto. Cambia immagine e raddoppia il numero delle pagine il quindicinale della diocesi di Mazara del Vallo Condividere, che dopo dieci anni rinnova stile e contenuti.
28 Settembre 2011
Testi brevi, molto colore, tante foto. Cambia immagine e raddoppia il numero delle pagine il quindicinale della diocesi di Mazara del Vallo Condividere, che dopo dieci anni rinnova stile e contenuti. Il gruppo redazionale, coordinato dal giornalista Max Firreri, appassionato da anni di fotografia legata ai reportage giornalistici e diretto da don Francesco Fiorino, ha lavorato per mesi alla ricerca di una formula che rendesse il giornale più attento alle esigenze della comunità ecclesiale e più vicino al territorio. «Oltre alle notizie in cui documenta le attività della diocesi, il giornale vuole dare spazio alle associazioni e ai movimenti ecclesiali, aprendosi anche ai grandi temi che interessano la gente: un laboratorio vivo di comunicazione presente con puntualità in tutte le parrocchie», spiega il coordinatore. Ogni due settimane, le 4mile copie del giornale arrivano dalla tipografia in Curia per lo smistamento nei diversi centri della diocesi e infine, nelle parrocchie dove Condividere è un appuntamento fisso. Il primo numero del quindicinale dalla veste grafica rinnovata è stato dedicato all’immigrazione, tema al centro di un importante appuntamento interculturale in programma a Mazara: «Sponde 2011». Nel prossimo numero – nelle parrocchie già domenica 2 ottobre – a tema la scuola. «Racconteremo la storia della Madonna della Cava, patrona di Marsala, e del miracoloso salvataggio di Nicolina Maggio, capace ancora di suscitare curiosità ma anche vera devozione», spiegano mentre è ancora in corso la riunione di redazione. «Anche se non abbiamo i mezzi e le risorse umane per competere con i grandi media, desideriamo far sentire la voce della nostra Chiesa, in un tempo nel quale si avverte il bisogno di parole chiare e coraggiose – afferma il vescovo Domenico Mogavero, direttore editoriale del quindicinale–. Per far questo occorre che ciascuna realtà diocesana e anche i singoli fedeli riconoscano il giornale come parte non marginale della propria esperienza ecclesiale per far sentire attraverso di esso la propria voce. Solo così Condividere potrà essere espressione vera e sinfonica della nostra Chiesa e non il giornale del vescovo».