UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Concordia-Pordenone: da Bibione a Testimoni digitali

"Dalle parrocchie per imparare": così Avvenire del 24 marzo (pag. 34) titola la bella testimonianza di don Andrea Vena, parroco di Bibione (VE), che si prepara a partire per Roma, dal 22 al 24 aprile, con un folto e qualificato "drappello" di giovani.
24 Marzo 2010
"Dalle parrocchie per imparare": così Avvenire del 24 marzo (pag. 34) titola la bella testimonianza di don Andrea Vena, parroco di Bibione (VE), che si prepara a partire per Roma, dal 22 al 24 aprile, con un folto e qualificato "drappello" di giovani. Ecco la sua testimonianza:
 
Seguo e valuto con molto interesse i grandi incontri nazionali o mondiali: Giornate della gioventù, Congressi eucaristici, convegni con la presenza di migliaia di persone… Li seguo con interesse, dicevo, ma qualche volta mi chiedo anche: cosa possiamo fare perché questi grandi appuntamenti lascino una ricaduta palpabile sul vissuto ordinario della vita? Un’aspettativa, questa, che inizialmente ho scorto anche nel prossimo Convegno nazionale 'Testimoni Digitali'. Mi domando: questa esperienza sarà utile a me e ai miei volontari? Potrà avere buone ricadute sulla pastorale parrocchiale? Ho così deciso di portare l’idea in Consiglio pastorale per ascoltarne gli umori.
  Premetto che la parrocchia è già allenata ad un uso intelligente dei mass media cattolici: basti pensare che sono abbandonati ad Avvenire i catechisti e i membri del consiglio pastorale ed affari economici e ogni domenica sono operativi i volontari del Portaparola, i quali distribuiscono 15 copie d’inverno e 500 d’estate!
  Ebbene, i miei collaboratori hanno guardato al Convegno da vari punti di vista. C’è chi, come alcuni catechisti, lo hanno ritenuto utile per capire l’uso dei media digitali e il loro influsso sui ragazzi, cercando di catturare anche qualche idea per utilizzare al meglio questi strumenti anche durante la catechesi. Altri, come i volontari dell’estate, hanno guardato all’evento per conoscere nuove opportunità e proposte da tradurre poi ai turisti durante l’estate, altri ancora sono incuriositi dal ritrovarsi immersi in un’esperienza di Chiesa, capace di ascoltare e riflettere sui segni dei tempi.
  Infine, ma non perché ultimo, c’è chi ha guardato con stupore e gioia al desiderio che ha mosso il Santo Padre Benedetto XVI nel voler manifestare il suo sostegno riservando un incontro ai convegnisti.
  Occasione che suggerisce quanto il Papa e la Chiesa tutta seguano con attenzione l’impegno di tanti operatori pastorali impegnati ad annunciare la lieta notizia in quell’agorà e, se vogliamo, anche in quel 'cortile dei gentili' che sono i mass media. Ebbene, alla luce di tutto questo alla fine ci siamo iscritti in undici, rendendo non poco contento il nostro vescovo Ovidio Poletto (Concordia­Pordenone), sempre attento nell’incoraggiare e sostenere i nostri passi, consapevole di quanto utile e urgente sia una pastorale anche culturale per coloro che vengono in vacanza a Bibione. Come parroco posso dire che scenderemo a Roma convinti quanto mai dell’opportunità che la Chiesa italiana offre oggi a noi tutti. Un’occasione per ravvivare e rafforzare quelle convinzioni che siamo andati maturando in questi anni assieme agli amici della direzione e della redazione di Avvenire. Confesso che se all’inizio non è stato facile proporre il quotidiano in parrocchia - più per preconcetto che per convinzione - oggi il sentire della mia gente è cambiato. Lo percepisco anche dalle osservazioni e dalle analisi che i ragazzi stessi mi fanno non solo in base a quanto ascoltano alla tv, ma anche in base a quanto alcuni insegnanti vanno sostenendo a scuola durante le lezioni. Ebbene, se tanto vale tanto, sono convinto che il convegno Testimoni Digitali sarà un surplus di proposta e di qualità che andrà ad aggiungersi al cammino già compiuto. Alla fine ne guadagnerà l’intera comunità.

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