UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Animatori in campo

L’annuale Giornata di Avveni­re nella diocesi di Castellane­ta – dopo l’incontro diocesa­no per gli operatori dei media tenutosi a febbraio scorso sul ruolo del «buon» comunicato­re – ha trovato una buona ac­coglienza in tutte le comunità anche perché quest’anno an­che alcuni membri delle vi­carìe (novelli Portaparola) so­no stati coinvolti nell’organiz­zazione della distribuzione del giornale presso le diverse par­rocchie al termine delle Mes­se domenicali.
9 Aprile 2013
Se è vero che, come si af­ferma negli ambienti giornalisti, una cattiva notizia è una buona notizia per attirare lettori e spettato­ri, è anche vero che da più par­ti si avverte un grande bisogno di buone notizie che diffonda­no speranza in questo tempo difficile. Pertanto, cimentarsi nella comunicazione e diffu­sione di notizie circa la vita della propria piccola comunità ecclesiale è sempre un ottimo servizio reso alla comunione.
L’annuale Giornata di Avveni­re nella diocesi di Castellane­ta – dopo l’incontro diocesa­no per gli operatori dei media tenutosi a febbraio scorso sul ruolo del «buon» comunicato­re – ha trovato una buona ac­coglienza in tutte le comunità anche perché quest’anno an­che alcuni membri delle vi­carìe (novelli Portaparola) so­no stati coinvolti nell’organiz­zazione della distribuzione del giornale presso le diverse par­rocchie al termine delle Mes­se domenicali. La diffusione di Avvenire ha ri­chiamato ancora una volta la comunità all’importanza del­­l’offerta – anche ai più giova­ni, come si è fatto in più di u­na comunità – di un’ulteriore occasione sia per allargare i propri orizzonti culturali e geografici, sia per leggere gli e­venti ecclesiali e sociali con lenti diverse da quelle offerte dai media generalisti.
Sfogliare con i più giovani le pagine del quotidiano ha per­messo a tanti di rendersi con­to della differente offerta di notizie proposta da Avvenire. Valga un esempio. L’entusia­smo suscitato in tanti, anche non credenti, dall’elezione di papa Francesco ha bisogno di essere sostenuto da una infor­mazione che non si attardi in considerazioni superficiali che poco hanno a che fare con u­na buona comunicazione a servizio della crescita di tut­ti. E da credenti scegliamo o­gni giorno di essere dalla par­te della speranza. Anche nei media.