UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

“Kaire”, per scommettere sul dialogo

Si chiama Kaire il nuovo settimanale della diocesi di Ischia. Partito a Natale ha già un suo pubblico di affezionati letto­ri mentre aumentano gli estimatori. «Non ce lo aspettava­mo, non almeno in così poco tempo», commenta il direttore Lo­renzo Russo. Un riscontro che fa guardare con ottimismo al fu­turo, tanto che si progetta di aumentare le pagine da 16 a 24: un impegno gestito dalla cooperativa sociale Arké, nata dal proget­to Policoro.
4 Marzo 2014

Si chiama Kaire il nuovo settimanale della diocesi di Ischia. Partito a Natale ha già un suo pubblico di affezionati letto­ri mentre aumentano gli estimatori. «Non ce lo aspettava­mo, non almeno in così poco tempo», commenta il direttore Lo­renzo Russo. Un riscontro che fa guardare con ottimismo al fu­turo, tanto che si progetta di aumentare le pagine da 16 a 24: un impegno gestito dalla cooperativa sociale Arké, nata dal proget­to Policoro.
Superate le difficoltà e le critiche dei giornali locali che ne temevano la concorrenza, distribuito in 1.500 copie nelle par­rocchie e nelle edicole, il settimanale è nato per «colmare un vuo­to informativo e far trovare l’unità all’interno della diocesi», spie­ga Russo, giornalista di Tv2000 e i­schitano doc.
La diocesi dell’Isola verde è compo­sta da 25 parrocchie, ricche di vita ma tra loro scollegate e, osserva il di­rettore, «spesso non si sa che cosa succede nelle parrocchie». Grazie a Kaire «si stanno riscoprendo mentre gli ischitani si stanno rendendo con­to della vivacità delle parrocchie e della fede». Il giornale si propone «anche come collegamento tra le va­rie realtà oltre alle parrocchie: uffici diocesani, sacerdoti, associazioni, i­schitani e turisti». Nelle pagine si raccontano storie di vita, di un Vangelo vissuto davvero e in prima persona, oltre a eventi e ini­ziative. «E la cosa molto bella – nota Russo – è che persone agno­stiche ci hanno fatto i complimenti e chiesto di collaborare». Lo slogan che accompagna il periodico è infatti 'dialogo reciproco con tutti, aperto a tutti'. Anche con altre testate diocesane attra­verso la Fisc, la Federazione dei settimanali cattolici.
Progetto in controtendenza rispetto alla realtà poco brillante dell’editoria, Kaire, che significa «rallegrati», è «uno strumento per far crescere la comunicazione nella Chiesa di Ischia, per far crescere lo spirito di collaborazione e di condivisione», sottoli­nea il vescovo Pietro Lagnese. «Con fatica e con entusiasmo, cer­chiamo di sviluppare un clima di maggiore fraternità e famiglia. E il nome del settimanale – conclude – nasce dall’idea che sia­mo portatori di belle notizie. La Buona Novella annunciata ai po­veri e ai deboli».