UFFICIO NAZIONALE PER LE COMUNICAZIONI SOCIALI
DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

Instagram racconta i frutti dell’8xmille

Per sapere come la Chiesa fiorentina spende l’8xmille basta installare Instagram sul proprio cellulare e seguire il profilo «diocesifirenze». L’idea è quella di condividere e far condividere foto che raccontino le realizzazioni: un nuovo oratorio per i ragazzi, assistenza medica gratuita per i senza fissa dimora, mense per i poveri, centri di ascolto, consultori familiari...
14 Giugno 2016

Per sapere come la Chiesa fiorentina spende l’8xmille basta installare Instagram sul proprio cellulare e seguire il profilo «diocesifirenze». Si può allora vedere a che punto è la costruzione della Casa della carità, iniziata in occasione del Convegno ecclesiale nazionale. Oppure scoprire la facciata in mattoni rossi della nuova chiesa di Sagginale, nel Mugello. Ma anche sapere che il Centro missionario medicinali ha inviato nel mondo più di 2.500 pacchi di farmaci e attrezzature mediche in un solo anno.
Un social, dunque, per raccontare cosa viene realizzato con i fondi messi a disposizione dalla Cei. Un modo per illustrare con le immagini i servizi ai più deboli (ammalati, poveri, anziani, immi-grati), la cura delle chiese (realizzazione di nuovi edifici, restauri di antiche strutture), il sostegno ai sacerdoti, l’assistenza ai minori in difficoltà e ai detenuti.
Un’iniziativa lanciata nei giorni scorsi con lo slogan «Condividi la tua storia», promossa anche con una serie di locandine distribuite nelle parrocchie e sostenuta con una campagna radiofonica su Radio Toscana in cui i protagonisti in tre minuti raccontano la Ioro storia e cosa è stato realizzato con l’8xmille. L’idea è quella di condividere e far condividere foto che raccontino le realizzazioni: un nuovo oratorio per i ragazzi, assistenza medica gratuita per i senza fissa dimora, mense per i poveri, centri di ascolto, consultori familiari. Un modo per informare e allo stesso tempo coinvolgere e rendere più partecipi le persone delle attività e dei servizi svolti grazie al contributo dato alla Chiesa cattolica.
Il profilo appena aperto si arricchirà nel tempo di tutte le foto scattate e inviate con una breve didascalia all’Ufficio stampa della diocesi (ufficio.stampa@diocesifirenze.it).

da Avvenire del 14 giugno 2016, pag. 26